“Un’aula dell’università di Ferrara dedicata a Charlie Kirk”. Azione universitaria, sindacato studentesco che fa capo a Fratelli d’Italia, annuncia sui propri canali social che la propria proposta di intitolazione all’attivista di estrema destra statunitense assassinato lo scorso settembre sul palco della Utah Valley University “è stata approvata in Consiglio degli studenti”.

“Un’aula studio dedicata al dibattito e alle idee – commenta Azione universitaria -. Un modello da seguire, non per quello che diceva, ma per il modo in cui si esprimeva: uno scambio aperto, plurale, democratico e soprattutto non violento. In un momento storico in cui il dibattito sembra speso polarizzato o silenziato, crediamo che l’università debba tornare a essere spazio di confronto vero, anche tra posizioni diverse. Perché l’università vive solo se si discute”.

Il fatto che la proposta degli studenti di destra sia stata approvata a maggioranza non significa che in ateneo comparirà in qualche aula una targa per Kirk.

Il consiglio degli studenti infatti è un organo propositivo. Per renderla realtà serve l’approvazione nei senati accademici e in consiglio di amministrazione di Unife

In sede di discussione, inoltre, non tutto è filato liscio. Link Ferrara ha votato contro e parla di vittoria mutilata: “questa proposta introdotta dalla controparte politica ha rappresentato un motivo di acceso dibattito”.

“Premessa la condanna di ogni forma di violenza che veda come vittime coloro che esprimono il proprio pensiero – affermano gli studenti di sinistra – e premessa la volontà di non voler limitare il dibattito in CDS alla banale e ovvia critica delle idee del soggetto interessato, ci siamo opposti/e in quanto riteniamo che Kirk, diversamente da altri personaggi storici e/o contemporanei, non abbia contribuito in alcun modo (né diretto né indiretto) al progresso e al lustro del nostro Paese e della nostra città”.

“Riflettendo inoltre – concludono gli studenti del Link – su come, in virtù dei propri principi, si sia trattato di un soggetto estremamente divisivo, il cui lascito, ad oggi ancorato alla sua violenta morte, risulta ambiguo e quanto di più lontano dai nostri valori, non abbiamo dato il nostro appoggio alla proposta”.

Kirk (al quale il Consiglio comunale di Ferrara ha dedicato un minuto di silenzio) è diventato celebre dopo il suo assassinio negli ambienti di estrema destra per alcune frasi dette in diversi momenti pubblici. Qui un campionario (fonte Ansa): “Il prezzo che paghiamo per la libertà di possedere armi è che qualcuno talvolta sarà ucciso”; “La cultura dell’assassinio si sta diffondendo nella sinistra. La sinistra è trascinata in una frenesia violenta. Ogni risultato negativo, che sia la sconfitta a una elezione o in tribunale, giustifica una risposta massimalista”; “L’aborto va vietato. Se mia figlia di dieci anni venisse violentata dovrebbe partorire”; “Michelle Obama, donna di colore, ha un cervello inferiore di quello di una donna bianca”; “Quando vedo un pilota nero su un aereo mi chiedo se è qualificato”.

Altre frasi: “Importare milioni di musulmani è un suicidio per la nostra civiltà”; “L’Europa deve fermarsi o morirà. L’islam non è compatibile con la civiltà occidentale“; “Un uomo che si identifica come trans sta vestendo una maschera da donna esattamente come io potrei vestire una maschera da nero. E sta facendo qualcosa di malvagio, non importa che nella sua testa lui pensi di star facendo una cosa buona: anche i nazisti lo pensavano”.

E ancora: “Tanti libri di testo non riescono a presentare agli studenti più versioni dei fatti su un tema. Gli studenti vengono spinti verso un’educazione che demonizza la libera impresa ed elogia la lotta di classe”; “Le condanne a morte dovrebbero essere pubbliche, veloci, trasmesse in televisione. Penso che a una certa età sarebbe anche un’iniziazione. A quale età si dovrebbe cominciare a vedere esecuzioni pubbliche?”.