A partire dal 17 novembre, su Amazon, sarà possibile acquistare il calendario 2026 della polizia di Stato.
Gli scatti fotografici per il 2026 sono stati realizzati da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni, fondatori del collettivo Ricordi Stampati, esperienza nata nel 2018 con l’obiettivo di riportare l’antico privilegio del ritratto nell’uso facile, comune, inclusivo e democratico. Una narrazione che quest’anno si articola su diversi piani: da un lato le fotografie di gruppo, dall’altro il ritratto in bianco e nero di una singola persona che di quel gruppo fa parte e che in poche righe racconta aspetti della propria vita, mettendo a fattor comune esperienze e aspirazioni.
L’edizione 2026 vuole far emergere l’umanità dietro la divisa, il punto d’incontro tra identità professionale e vita personale, tra squadra da una parte e singolo dall’altra, elementi, questi, che si completano e si sostengono a vicenda.
Da questa armonia trae forza il lavoro della Polizia di Stato: un impegno condiviso frutto del contributo di ogni singolo operatore. C’è la storia di Concetta ispettore all’aeroporto di Malpensa e mamma di Gabriele che con passione e dedizione ha trovato il giusto equilibrio per dare sempre il massimo sia a casa che a lavoro; c’è poi Mauro prossimo al pensionamento che sognava di fare il polizotto fin da bambino e che oggi è felice ed orgogliosi di esserci riuscito; poi c’è la storia di Julia atleta paralimpica tesserata fiamme oro gruppo sportivo della Polizia di Stato che grazie alla scherma ha trovato la forza di continuare a sorridere e a credere nei sogni; e poi c’è la storia di Medy come lo chiamano gli amici bengalese nato a Mantova per il quale la divisa rappresenta il riscatto, lo strumento per servire il suo amato Paese l’Italia, la possibilità di dedicarsi agli altri e di servire il prossimo.
Queste sono solo alcune delle storie raccontate nel nuovo calendario della polizia di Stato che anche quest’anno rinnova il suo impegno a favore di iniziative benefiche destinando parte del ricavato della vendita rispettivamente: al progetto di solidarietà Unicef “Zambia”, a difesa del diritto all’acqua di tutti, in particolare dei bambini e al Piano “Marco Valerio” che sostiene i figli dei dipendenti della polizia di Stato affetti da patologie gravi e croniche.
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