Mesola
11 Novembre 2025
Il Comune parla di "inciviltà" a Bosco Mesola, l’opposizione accusa: "Parole fuori luogo e offensive verso i cittadini"

“Non si investe dove nessuno denuncia”: bufera a Mesola dopo il post della sindaca Duò

di Redazione | 3 min

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Bosco Mesola. Si accende lo scontro politico a Mesola dopo la distruzione di una panchina pubblica nella frazione di Bosco Mesola. L’episodio, denunciato con toni duri dall’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Lisa Duò, ha provocato la ferma reazione del gruppo consiliare di opposizione “Insieme per Crescere”, guidato dall’attuale presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani.

In un post pubblicato sulla pagina ufficiale del Comune, la sindaca ha definito quanto accaduto “non un incidente, è inciviltà”, sottolineando come “non è la prima volta che beni pubblici vengono deturpati o manomessi“. Duò ha annunciato una linea più rigida nei confronti delle frazioni dove si verificano episodi simili: “Non intendo più investire denaro pubblico in una frazione dove ciò che viene costruito e conservato viene poi rotto e nessuno parla. Continuare a riparare sapendo che verrà nuovamente distrutto è uno spreco di soldi di tutti e non lo accetterò”.

La prima cittadina ha poi rivolto un appello alla comunità affinché collabori attivamente: “Da oggi la linea è questa: dove nessuno denuncia, non si investe. Dove la comunità si assume la responsabilità di vigilare e segnalare, il Comune interviene”. Infine, un messaggio diretto agli autori e ai testimoni dei vandalismi: “Se prima questi gesti erano tollerati, con l’attuale Amministrazione non lo sono più”.

Una posizione che ha immediatamente suscitato la reazione del gruppo “Insieme per Crescere“, che in un lungo comunicato ha definito le parole della sindaca “fuori luogo sia per il tono che per i contenuti”. Pur condannando “fermamente questi atti di inciviltà verso il bene pubblico”, l’opposizione ha criticato duramente l’approccio dell’Amministrazione, ricordando che “trattandosi di danni a beni di proprietà comjunale chi deve fare denuncia è proprio il sindaco”.

Padovani ha giudicato “del tutto scorretto e fuori luogo” l’atteggiamento di chi “addita la popolazione come omertosa“, aggiungendo che “trasformare i semplici sospetti in precise responsabilità è ben poco istituzionale”.

Nel comunicato si parla anche di un “atteggiamento superficiale e di mancanza di rispetto verso chi, ogni giorno, si impegna per il bene del proprio paese”. L’opposizione ha accusato la sindaca di “mancanza di volontà nel cercare un dialogo costruttivo con la frazione” e di non aver “promosso la Consulta di Frazione come luogo di discussione e progettualità”.

Il gruppo ha infine invitato Duò a “svolgere fino in fondo il proprio ruolo” e a non “scaricare su tutta la popolazione di Bosco la responsabilità di quanto accaduto”, concludendo che “penalizzare un’intera comunità non risolve il problema, ma rischia solo di accentuare il senso di abbandono e sfiducia dei cittadini”.

Il comunicato si chiude con una richiesta diretta agli altri membri della maggioranza: “Anche gli assessori e i consiglieri di maggioranza concordano con quanto detto dal sindaco Duò? Anche loro sono favorevoli a non investire più sulla frazione di Bosco Mesola e ad accusare la cittadinanza di omertà?”.

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