Un patrimonio di oltre due milioni di documenti, 70 biblioteche connesse, decenni di collaborazione tra enti diversi per un obiettivo comune: rendere il sapere accessibile a tutti. Ferrara festeggia nel 2025 i quarant’anni della cooperazione bibliotecaria ferrarese, nata nel 1985 con una sperimentazione territoriale, confluita nel progetto del Servizio Bibliotecario Nazionale e sostenuta dalla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Università di Ferrara, Comune di Ferrara e la rete dei Comuni della provincia.
Per celebrare questa ricorrenza il Comune e l’Università di Ferrara, in collaborazione con il Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Italiana Biblioteche Sezione Emilia-Romagna, organizzano venerdì 14 novembre dalle ore 9.30 alle ore 17 al Dipartimento di Economia e Management, (via Voltapaletto, 11), la giornata di studio “Biblioteche e comunità: una rete per lo sviluppo sociale e culturale”.
L’iniziativa che vedrà intervenire docenti di biblioteconomia ed esperti del settore, prevede anche un programma di eventi aperti al pubblico, che si terranno il 15 e 16 novembre nelle biblioteche della rete.
“Per l’Università di Ferrara si tratta di una doppia celebrazione – spiega la rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti – in quanto nel 2025 ricorre anche il ventennale dell’apertura pubblica della Biblioteca Chimico-biologica di Santa Maria delle Grazie, realizzata nella chiesa del convento del XIV secolo delle Monache Agostiniane di Santa Maria delle Grazie. Un luogo di straordinario valore storico e simbolico, restituito alla città come spazio di studio e conoscenza grazie al progetto dell’architetto Giuseppe Rebecchini ex-docente della Facoltà di Architettura, e inaugurata nel 2005 dall’allora rettore Patrizio Bianchi con il sindaco Gaetano Sateriale”.
“Il quarantennale del Polo Bibliotecario Ferrarese rappresenta per la Regione Emilia-Romagna non solo una ricorrenza significativa, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della cooperazione tra istituzioni, comunità e territori – afferma l’Assessora alla cultura della Regione Emilia-Romagna Gessica Allegni -. Le biblioteche sono da sempre presidi culturali e sociali fondamentali, capaci di promuovere inclusione, conoscenza e cittadinanza attiva. Insieme ai Poli bibliotecari regionali, abbiamo avviato un percorso di ripensamento e rilancio della cooperazione bibliotecaria, con l’obiettivo di costruire nuove reti e un grande Polo Bibliotecario Regionale, pensato per le comunità del futuro”.
“Celebrare i quarant’anni della cooperazione bibliotecaria ferrarese significa riconoscere la forza di una visione condivisa che ha fatto della cultura e del sapere un bene comune, accessibile e diffuso – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli -. Le biblioteche della nostra città rappresentano da sempre luoghi di incontro, di crescita e di partecipazione: spazi dove la conoscenza si trasmette, si intreccia e si rinnova. Il Comune di Ferrara è orgoglioso di far parte di una rete così viva e coesa, frutto di un dialogo costante tra istituzioni, università e territorio. Questa ricorrenza non è soltanto un anniversario, ma l’occasione per guardare al futuro della cooperazione culturale con rinnovato entusiasmo, nella convinzione che investire nelle biblioteche significhi investire nella libertà, nella formazione e nella coesione sociale della nostra comunità”.
A sottolineare il ruolo centrale delle biblioteche universitarie nella rete ferrarese è la professoressa Alessandra Annoni, prorettrice alle Biblioteche di Unife: “L’adesione delle biblioteche del Sistema Bibliotecario di Ateneo alla rete delle biblioteche pubbliche della città risale al 1989 con la Biblioteca di Lettere e Filosofia poi estesa nel 1991 alle Biblioteche di Giurisprudenza e di Economia in occasione del Seicentenario dell’Ateneo e si è completata nel 2005 con l’adesione delle biblioteche di area biomedica, scientifico-tecnologica e di architettura, adesione che ha coinciso con la riunificazione nel Polo bibliotecario ferrarese della rete delle biblioteche dei Comuni della provincia”.
Nel corso dell’iniziativa saranno approfonditi lo sviluppo della cooperazione bibliotecaria territoriale e nazionale, sostenuta grazie al progetto che ha portato alla realizzazione del Servizio Bibliotecario Nazionale, la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero della Cultura con la cooperazione delle Regioni e del Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinata dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu). Saranno inoltre analizzate l’evoluzione organizzativa e tecnologica che ha attraversato sino a oggi il Servizio Bibliotecario Nazionale, per mettere in evidenza quanto sia stato un modello organizzativo innovativo e unico anche nel panorama internazionale.
Ad aprire la giornata di studio con i saluti istituzionali saranno la rettrice di Unife Laura Ramaciotti, l’assessora alla cultura della Regione Emilia-Romagna Gessica Allegni, l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, per proseguire con gli interventi della responsabile dell’Area Servizio Bibliotecario Nazionale dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e le Informazioni Bibliografiche Maria Cristina Mataloni e del dirigente Area Biblioteche e Archivi della Regione Emilia-Romagna Claudio Leombroni.
A seguire la giornata proporrà interventi di docenti di biblioteconomia e una tavola rotonda tra i rappresentanti degli otto Poli bibliotecari della Regione Emilia-Romagna, per approfondire la valenza culturale e sociale dei servizi bibliotecari, agevolando l’accesso all’informazione, organizzando attività laboratoriali con le scuole, servizi per l’inclusione dei pubblici con specifiche esigenze, supportando la ricerca e la consultazione bibliografica e documentale, ma anche attraverso l’organizzazione di gruppi di lettura e progetti per contrastare il digital divide. Accanto ai servizi più tradizionali, le biblioteche sono impegnate anche nella valorizzazione delle proprie collezioni con mostre e percorsi culturali anche virtuali.
Interverranno anche i rappresentanti dei Poli bibliotecari della Regione Emilia-Romagna per testimoniare l’esperienza di collaborazione nel proprio Polo e le ricadute positive sui servizi offerti al proprio territorio.
Le celebrazioni proseguiranno sabato 15 e domenica 16 novembre con un ricco calendario di eventi che si terranno nelle diverse sedi delle biblioteche universitarie e cittadine. Gli eventi sono promossi dall’Università e dal Comune di Ferrara e realizzati da Ferrara Off e si estendono al territorio provinciale con iniziative culturali promosse dalle biblioteche civiche in collaborazione con associazioni e cittadini.
Il Polo Bibliotecario Ferrarese e Il Servizio Bibliotecario Nazionale
Il Polo Bibliotecario Ferrarese rappresenta oggi una realtà capillare e interconnessa, con 70 biblioteche afferenti e un sistema di servizi condivisi, come BiblioFE e Interlibro, che garantisce alla cittadinanza e alla comunità accademica un accesso integrato al patrimonio bibliografico e culturale. Un modello che, grazie alla partecipazione al Servizio Bibliotecario Nazionale (Sbn), ha anticipato e accompagnato l’evoluzione del concetto stesso di biblioteca, da luogo di conservazione a presidio culturale e sociale.
La rete del Servizio Bibliotecario Nazionale è articolata in 102 Poli territoriali cui afferiscono al momento 7.145 biblioteche di diverse tipologie istituzionali (civiche, universitarie, scolastiche e di enti culturali pubblici e privati) che condividono un unico catalogo elettronico cui accedere per la ricerca di documenti antichi e moderni ma anche registrazioni sonore, video, archivi elettronici, oltre a musica a stampa e manoscritta, libretti per musica, grafica, cartografia, audiovisivi e per avvalersi del servizio di prestito assicurato dalle biblioteche della rete.
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