San Giuseppe. “Un punto di svolta per Comacchio” che vuole “rompere gli schemi tradizionali”, un “unicum politico”. Così l’avvocato Samuele Bellotti, che nel 2026 correrà alle elezioni per diventare sindaco di Comacchio, ha definito la creazione di un intergruppo in Consiglio comunale nato per sostenere il suo progetto politico.
Ne fanno parte tre consiglieri che continueranno a far parte dell’attuale maggioranza: Bruno Calderoni (FdI) che è anche portavoce, Matteo Cavallari (Lega) e Giuseppe Gelli (FI). A questi si aggiunge Filippo Sambi (Civica 2020) che attualmente siede tra i banchi dell’opposizione.
Il nome del gruppo è inequivocabile, “Per Bellotti Sindaco”, e sancisce la nascita di “un’alleanza trasversale, impensabile fino a poco tempo fa”, che vuole mandare “un messaggio chiarissimo alla città e alla politica locale”, quello di un progetto che si fa sempre più concreto.
Per i consiglieri “a Comacchio serve una guida competente, stabile e capace di decidere” e per questo hanno “scelto di lavorare insieme, superando appartenenze e vecchie logiche”.
Oggi “si volta pagine” inizia dunque “una nuova fase” con i consiglieri che dicono di credere in “un progetto civico serio e credibile, capace di offrire a Comacchio una guida stabile e competente”.
Il progetto è ovviamente quello di Bellotti che si candiderà alla guida di una civica appoggiata apertamente sia da Fratelli d’Italia che dalla Lega.
L’obiettivo dell’intergruppo oggi è quello di “coordinare meglio il nostro lavoro in Consiglio e dare una rappresentanza chiara a questa visione”. “La novità politica è evidente – dicono i 4 consiglieri -: superiamo le divisioni tradizionali tra maggioranza e minoranza per lavorare insieme su ciò che riteniamo giusto per la città. L’intergruppo è aperto a chiunque condivida questo impegno”.
Samuele Bellotti ha accolto l’iniziativa con parole nette: “Questo gesto va oltre la politica. È un atto di responsabilità verso una città che chiede serietà, visione e coraggio. Ringrazio i consiglieri: la fiducia che mi avete dato oggi la restituirò con fatti concreti. Comacchio merita molto di più di ciò che ha ricevuto finora”.
“La nascita di questo Intergruppo – aggiunge – non è un gesto scontato: è un segnale forte di responsabilità verso la città. Persone provenienti da percorsi diversi hanno deciso di unirsi non per convenienza, ma per una visione comune: rimettere Comacchio al centro delle priorità. Il vostro impegno, il vostro metodo e la vostra trasparenza dimostrano che la politica, quando vuole, sa guardare oltre le appartenenze”.
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