Terre del Reno
7 Novembre 2025
Il capogruppo di Futuro Comune: "Ancora una volta la nostra amministrazione ha dimostrato assenza totale di programmazione e lungimiranza"

Contributi grandine 2023. Margutti: “Com’è possibile non siano ancora stati liquidati?”

di Redazione | 3 min

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Terre del Reno. Francesco Margutti capogruppo di “Futuro Comune” si pone una domanda che si pongono “molti cittadini e cittadine”. “Come è possibile – domanda – che il nostro Comune di Terre del Reno non abbia ancora proceduto a liquidare i contributi per i danni della grandine 2023?”

La stonatura che nota riguarda anche il fatto che “moltissimi comuni limitrofi tra cui Cento, Poggio Renatico, Bondeno, Finale Emilia, Argelato… hanno già liquidato i contributi agli aventi diritto (privati e aziende). Ma Terre del Reno no”.

L’altro grande dilemma che solleva Margutti è che “le risorse ci sono già da tempo nelle casse comunali, visto che la regione Emilia Romagna, con il decreto del 17 settembre 2025, li ha ufficialmente trasferiti a tutti i Comuni interessati, tra cui ovviamente Terre del Reno (il Comune più colpito)”.

E questo avverrebbe “perché il Comune di Terre del Reno è completamente bloccato dal cambio del software gestionale di tutta la struttura amministrativa, situazione che di fatto inibisce completamente l’operatività contabile degli uffici”.

“Del cambio di gestionale – scrive – se ne era già parlato in passato durante i Consigli Comunali. Consigli nei quali il Sindaco Lodi e l’Assessore Guizzardi avevano rassicurato dicendo che il cambio informatico che la loro giunta aveva imposto sarebbe stato praticamente indolore. Tanto è vero che anche al personale comunale era stata promessa una transizione veloce con un ritorno alla normalità dopo circa 7 giorni dalla data di cambio (metà ottobre). E invece, come al solito, qualcosa è andato storto e al momento non si sa quali saranno i tempi per far ripartire tutto quanto”.

“A parte la scelta discutibile di cambiare completamente il gestionale del Comune – continua -, scelta che il nostro gruppo di Futuro Comune aveva già stigmatizzato come inutile e eccessivamente dispendiosa sia in termini di risorse economiche sia in termini di eccessivo impegno da parte del personale comunale, la cosa più assurda di questa faccenda è proprio la scelta del periodo nel quale l’amministrazione ha deciso di farlo: Perché ad esempio non programmarlo durante luglio o agosto, quando l’attività amministrativa è più rallentata e le scadenze meno incessanti?”

La risposta: “No. L’Amministrazione si è indirizzata su ottobre, nel bel mezzo della predisposizione dei documenti contabili per il bilancio di previsione 2026, durante il periodo nel quale si sarebbero dovuti liquidare i contributi per la grandine 2023 e quelli per il bando “conciliazione vita-lavoro”. E a farne maggiormente le spese in questo caso sono i cittadini. E ovviamente questo blocco si ripercuote pesantemente anche sui (mancati) pagamenti dei fornitori impegnati nei vari lavori nei cantieri comunali e sulla gestione di tutta l’attività amministrativa comunale”.

“Ad oggi – conclude – è ancora tutto fermo. Purtroppo ai cittadini bisogna dire un’unica verità: rimane da fare un’unica cosa… Aspettare fiduciosi con la consapevolezza che ancora una volta la nostra amministrazione ha dimostrato assenza totale di programmazione e lungimiranza”.

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