Attualità
7 Novembre 2025
L'associazione interviene per esprimere "preoccupazione e dissenso" rispetto alla scelta dell'amministrazione comunale

Hub Unesco alla Porta degli Angeli. Italia Nostra: “Edificio palesemente inadatto”

di Redazione | 3 min

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Italia Nostra esprime preoccupazione e dissenso per la proposta del Comune di Ferrara di insediare l’Hub del sito Unesco nel piccolo edificio della Porta degli Angeli al centro del lato nord della cerchia muraria della città. Poiché l’edificio storico è palesemente inadatto ad ospitare tale funzione, lo si intende manomettere, in deroga alle norme vigenti, con l’aggiunta di un nuovo volume, un parallelepipedo addossato al lato est mascherato da un rivestimento a specchio. Italia Nostra ribadisce il principio (già espresso in passato con decisione di fronte alla proposta di ampliamento di palazzo dei Diamanti, fortunatamente sventata per disposizione del Ministero) che le funzioni da insediare negli edifici storici debbano essere scelte in rapporto alle caratteristiche tipologiche e morfologiche degli edifici stessi e non, viceversa, che gli edifici vengano manomessi per insediarvi funzioni non compatibili con la loro dimensione e consistenza.

Nel caso specifico si doveva scegliere un edificio storico adatto per dimensione e posizione ad ospitare la funzione di sede dell’Hub Unesco tra i tanti edifici di proprietà pubblica inutilizzati o sottoutilizzati presenti in città, senza alcun bisogno di aggiungere volumi e di ricorrere allo strumento delicato della deroga per modificare in modo discutibile la Porta degli Angeli, brano importante delle Mura della città.

La preoccupazione aumenta per la constatazione che questo intervento rientra all’interno di quella che sembra ormai configurarsi come una strategia di interventi sulle Mura in aperto contrasto con la filosofia e la qualità tecnica e scientifica del Progetto Mura, che restituì alla città negli anni 90 del Novecento la cerchia muraria sapientemente restaurata.

Mentre da un lato continuano i lavori di manutenzione di un chilometro di mura all’anno (ma forse sarebbe stato meglio concentrare i finanziamenti sulle parti di Mura che più necessitavano di manutenzioni urgenti), procedono infatti altri pesanti interventi di manomissione del monumento:

il nuovo sistema perimetrale esterno di illuminazione delle Mura è esteticamente deturpante e assolutamente inadatto a risolvere i problemi di illuminazione di un complesso monumentale così importante e delicato;

sta per essere costruita una passerella ciclo pedonale che scavalca il lato sud della cerchia muraria a pochi metri dal Baluardo di San Paolo, quindi inevitabilmente di grande impatto, assolutamente evitabile poiché le Mura si interrompono pochi metri più ad ovest consentendo agevole passaggio a livello stradale;

è in fase di ultimazione la “sistemazione” del sottomura in prossimità del torrione di san Giovanni con la costruzione di una strada palesemente sovradimensionata che sembra ignorare totalmente che l’intervento è ubicato nel vallo delle Mura;

il progetto di accessibilità di una parte delle Mura meridionali, in fase di attuazione, contiene tra l’altro la costruzione un sistema di panche in cemento armato del tutto evitabili sul baluardo dell’Amore.

La preoccupazione si tramuta in smarrimento pensando che tutti questi interventi risultano regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, organo per legge preposto alla tutela e non alla trasformazione, non di rado arbitraria, del patrimonio architettonico pervenutoci dal passato e che avremmo il dovere di trasmettere, per quanto possibile integro e protetto, alle future generazioni.

Il consiglio direttivo della sezione di Italia Nostra di Ferrara

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