“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n’è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all’attivista del Pd Diego Marescotti.
Marescotti l’ha postata sul proprio profilo Facebook, collegando la frase di stampo nazista all’intervento del sindaco Alan Fabbri sul fenomeno “maranza”, additando come principali responsabili i ragazzi magrebini di seconda generazione, che secondo lui “tendono a isolarsi, a fare branco, a rifiutare le regole e l’autorità”.
“Queste sono le scritte apparse oggi sugli autobus di Ferrara – attacca Marescotti – dopo nemmeno 24 ore dall’attacco strumentale che il sindaco ha lanciato verso tutta la comunità maghrebina della città”.
“Dopo le svastiche sui circoli Pd, le scritte naziste a Pontelagoscuro – continua il dem -, oggi la nostra città si sveglia nell’ennesimo atto di odio verso le minoranze, derivato dalle solite uscite di un sindaco che non si rende minimamente conto dei ripercussioni che possono avere certe dichiarazioni di intolleranza, facendo come sempre di tutta l’erba un fascio”.
Per stroncare il pensiero di Fabbri, Marescotti ricorda che proprio oggi, sulle cronache locali, “abbiamo appreso come una babygang italianissima pestava e derubava loro coetanei per comprare droga per poi spacciarla. In questa occasione non ho sentito alcuna parola di condanna dell’accaduto”.
“Sindaco Fabbri si fermi, respiri, rifletta – chiede Marescotti -. Lei non ha minimamente idea di cosa la sua vile propaganda sta scatenando in città. Invece di scagliarsi come fa di solito contro lo straniero, dovrebbe comprendere che ostacolare le associazioni che favoriscono l’integrazione di determinate etnie non fa altro che emarginare le minoranze, con un inevitabile declino che porterà sempre di più a minare la sicurezza della nostra città. Sicurezza già in condizioni critiche”.
“Sindaco glielo ripeto, si fermi – conclude -. Inizi a ragionare con il cervello invece di mandare comunicati rivolti alla pancia più bieca del suo elettorato. Le ricordo che lei dovrebbe il sindaco di tutti”.
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