Torbiera. Sono stati ricordati ad uno ad uno, ieri mattina a Torbiera, i civili innocenti, caduti nel fior fiore della giovinezza, sotto il tragico bombardamento alleato del 5 novembre 1944.
Prima dello scoprimento della targa, nel parco dedicato alle vittime di quella tragica pagina della seconda guerra mondiale e, più in generale, dedicato ai bambini che hanno perso la vita in tutte le guerre, la sindaca Sabina Alice Zanardi ed il presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cassoli, hanno pronunciato i loro discorsi commemorativi.
“La guerra non ha colori né bandiere quando colpisce i civili. Né vincitori né vinti – ha sottolineato la sindaca – possono giustificare la perdita di un bambino, di una madre, di una famiglia. Per questo la memoria è un dovere civile e morale: non per alimentare rancori, ma per custodire la verità e per impedire che tragedie simili si ripetano. Accanto a questo ricordo, oggi vogliamo anche volgere lo sguardo a coloro che, proprio in quegli anni, scelsero di non piegarsi alla barbarie: le donne e gli uomini della Resistenza. Grazie al loro coraggio, all’impegno quotidiano e al sacrificio, l’Italia poté riscattarsi dall’occupazione nazi-fascista e riconquistare la democrazia”.
Ottantuno anni fa, il 5 novembre 1944, nella piccola frazione agricola di Torbiera, il cielo si oscurò sotto il rombo degli aerei e la violenza delle bombe.
Un bombardamento, attribuito alle truppe alleate anglo-americane e ritenuto un errore rispetto a un obiettivo militare, si abbatté su case, famiglie, infrangendo i sogni e le speranze di numerosi abitanti, in prevalenza bambini e donne. Quel giorno la comunità codigorese perse 17 vite innocenti, tra loro piccoli di 2, 4, 6, anni che non avevano ancora imparato a scrivere il proprio nome.
Questi i nomi delle vittime, pronunciati dalla sindaca: Angusti Ciano, 6 anni, Angusti Danilo, 4 anni, Arqua’ Fernanda, 4 anni, Arqua’ Ruigi, 6 anni, Arqua’ Marino, 2 anni, Arqua’ Teresa, 7 anni, Biolcati Ariodante, 11 anni, Biolcati Romana, 4 anni, Callegari Maria, 45 anni, Ciciliati Giovanni, 5 anni, Dianati Mario Antonio, 8 anni,Massarenti Maria, 32 anni,Pacella Ramino, 39 anni, Pedriali Ermisa, 14 anni, Pozzati Giuliano, 3 anni, Padovani Luisa, 4 anni, Ruffoni Elena, 49 anni.
Alla cerimonia istituzionale, culminata con l’esecuzione del Silenzio e la benedizione di don Marco, hanno preso parte le autorità militari, le Associazioni combattentisitiche e d’arma, la classe III C dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado, accompagnata da Gianluca Fusi e Vianella Angusti che, nel bombardamento perse alcuni familiari.
Nel suo intervento, il presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cassoli, citando Albert Einstein, ha ricordato che “la guerra non si può umanizzare, ma solo abolire”. Evocando poi il processo di Liberazione dal nazi-fascismo, attuato, anche in questo territorio dalla lotta partigiana, al fianco delle Forze Alleate, Cassoli ha proiettato la sua analisi sul presente.
“Vediamo bambini resi protagonisti attivi e passivi della violenza, rimasti soli tra gravi traumi e perdite, bambini sempre più coinvolti, influenzati dai conflitti armati del Novecento. Vediamo in questi giorni i protagonisti di conflitti ancora presenti, quello istraelo-palestinese, iniziato molto tempo fa. A questa guerra aggiungiamo quella in Afghanistan, in Iraq, in Siria e ancora in Africa. Queste guerre sono caratterizzate dalla presenza dell’infanzia, vittime di bombardamenti, nell’ambito di conflitti, dove vediamo ormai che la popolazione civile costituisce il principale obiettivo degli attacchi militari. Sono negli ultimi tre anni, nel conflitto israelo-palestinese sono stati uccisi 75mila civili, 25mila dei quali bambini”. Sono stati ricordati, infine, anche i bambini vittime tra le rotte migratorie del Mediterraneo. “Non si può giocare alla pace – ha aggiunto Cassoli – ma insegnarla sì”.
Durante la cerimonia istituzionale è stato rivolto un commosso tributo anche al vicepresidente locale dell’Anpi, Adriano Grassi, prematuramente scomparso, il cui ultimo impegno era stato proprio quello di organizzare, al fianco dell’Amministrazione comunale, l’intitolazione del parco di Torbiera alle 17 vittime del bombardamento del 5 novembre 1944.