Politica
6 Novembre 2025
I dem rispondono a Balboni che li aveva tacciati di "lanciare accuse e cercare il titolone sui giornali"

Biometano Gaibanella. Il Pd sul ricorso: “Un pasticciaccio brutto”

di Redazione | 3 min

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Biometano Gaibanella. Il Comune ricorre al Consiglio di Stato

Il Comune di Ferrara farà appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Emilia-Romagna (n. 1161/2025), che aveva dichiarato "irricevibile" il ricorso dell’amministrazione contro l’autorizzazione rilasciata da Arpae alla società BioFE Srl per la costruzione di un impianto privato di produzione di biometano nella frazione di Gaibanella

Botta e risposta tra i consiglieri del Pd di Ferrara e il vicesindaco Alessandro Balboni che sui social li aveva accusati di “lanciare accuse e cercare il titolone sui giornali” invece di “studiare le carte o, in questo caso, le sentenze”. Oggetto del contendere il ricorso, prima al Tar e ora al Consiglio di Stato, per la centrale di biometano a Gaibanella che dal Pd dicono di apprendere “con favore”.

Ciò che invece i dem criticano è quello che, parafrasando Gadda, chiamano “pasticciaccio brutto”. Il Tar aveva infatti definito “irricevibile per tardiva presentazione” il ricorso del Comune di Ferrara che era stato presentato, scrivono i consiglieri, “contro l’autorizzazione rilasciata da Arpae alla realizzazione di una nuova centrale biometano nella frazione di Gaibanella”.

Ora, secondo il Pd ferrarese, si dovrebbe fare luce sulle responsabilità anche se Balboni ricostruisce la vicenda dimostrando “perplessità” rispetto alla scelta del Tar che “prima ci ha dato ragione, poi per qualche motivo ha cambiato idea sostenendo che i tempi del ricorso fossero stati sforati trattandosi di un intervento Pnrr”.

Il vicesindaco però sostiene che “l’intervento oggetto dell’autorizzazione, ai tempi del ricorso al Tar, non era oggetto a finanziamenti Pnrr”. E per questo il Comune farà “ricorso al Consiglio di Stato”. Balboni si dice però dispiaciuto che il Pd “abbia cavalcato le polemiche e lanciato accuse senza nemmeno leggere, o sforzarsi di capire, tutti i documenti”. “Siamo davanti alla solita opposizione – scrive -, che invece di studiare e approfondire preferisce lanciarsi in critiche senza neppure aver compreso le carte”.

“Fatichiamo – rispondono i dem – a comprendere l’inutile polemica sollevata dal vicesindaco Alessandro Balboni contro i consiglieri comunali di minoranza ‘rei’ solo di aver fatto il loro mestiere, sottolineato uno scivolone giudiziario spiacevole e inatteso che i residenti hanno appreso dalla stampa locale. Lo hanno fatto studiando e citando puntualmente tutti gli atti processuali finora prodotti, comodamente consultabili sul sito del Tar Emilia Romagna, nonché le determine comunali di spesa adottate. Lo hanno fatto senza perdere tempo perché i diritti di controllo e iniziativa politica, prerogativa di qualsiasi consigliere comunale, sono un dovere per chi fa opposizione nell’interesse dei cittadini, che devono sapere come e con quale efficacia vengono spesi i soldi pubblici”.

Per i consiglieri Pd “era chiaro, leggendo l’ordinanza cautelare n. 00122/2025 del 2 maggio, che il Tar aveva solo preso tempo in attesa della ‘trattazione di merito del ricorso’, avvenuta puntualmente il 7 ottobre scorso, con gli esiti che sappiamo”.

“In attesa che il Consiglio di Stato faccia definitiva chiarezza – concludono i dem -, vogliamo rassicurare il vicesindaco: non accettiamo lezioni di metodo da chi faceva opposizione segnalando il degrado della tomba di Torquato Tasso nella Certosa di Ferrara ignorando, per sua stessa ammissione, che il famoso poeta fosse sepolto a Roma. La nostra azione politica continuerà ad essere seria, documentata e costruttiva nell’interesse di tutti i ferraresi”.

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