Politica
5 Novembre 2025
Una mozione di Partito Democratico, Civica Anselmo, La Comune di Ferrara e Movimento 5 Stelle è stata protocollata il 4 novembre

Le opposizioni chiedono al Comune di aderire alla campagna di Emergency “R1pud1a”

di Redazione | 2 min

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Aderire alla campagna “R1pud1a” promossa da Emergency. È questa la richiesta della mozione protocollata il 4 novembre e promossa da tutte le minoranze in Consiglio comunale con tutti i consiglieri di Partito Democratico, Civica Anselmo, La Comune di Ferrara e Movimento 5 Stelle firmatari. L’obiettivo della campagna è quello di “sensibilizzare istituzioni e cittadinanza sulla necessità di ripudiare la guerra in quanto grave strumento offesa alla dignità umana”.

Chiedono anche di “promuovere e sostenere attività di sensibilizzazione sul tema della pace e dei diritti umani, anche in collaborazione con Emergency, scuole, associazioni, enti culturali e realtà del territorio, per favorire una maggiore consapevolezza nella cittadinanza” e di “rinnovare l’impegno del Comune di Ferrara nel sostenere politiche locali e nazionali coerenti con i principi costituzionali di pace, solidarietà e giustizia tra i popoli”.

Nell’argomentare la proposta ricordano l’articolo 11 della Costituzione, da cui la campagna prende il nome, e ne citano il testo: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

“La Convenzione Europea dei Diritti Umani – scrivono – impone che il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella Convenzione sia assicurato senza discriminazioni fondate su sesso, razza, religione, opinioni politiche, origine nazionale o sociale, o ogni altra condizione (art. 14)”.

Ricordano quindi che “dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, l’Europa e il mondo intero si trovano nuovamente a confrontarsi con logiche di conflitto, riarmo e tensioni internazionali che mettono a rischio la pace e la sicurezza collettiva”.

“Mai come ora – aggiungono -, dal secondo dopoguerra, appare necessario tornare allo spirito dei padri e delle madri costituenti che, dopo la terribile esperienza della Seconda guerra mondiale, scelsero consapevolmente la parola ‘ripudia’, rendendo inequivocabile il rifiuto della guerra da parte dell’Italia”.

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