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1 Novembre 2025
La judoka argento olimpico a Pechino 2008 al Palagym per uno stage. Gli aneddoti, i racconti e i saluti con gli atleti ferraresi

Judo. La Pgf a lezione con l’olimpionica Anaysi Hernández

di Redazione | 3 min

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Venerdì 31 ottobre, la judoka argento olimpico Anaysi Hernández è stata ospite della Pgf al Palagym ‘Orlando Polmonari’ per uno stage. Ad accoglierla, oltre alla dirigenza societaria, il delegato Coni Ruggero Tosi, i palestrini Antonino Cairone, maestro della Sezione, e Martina Cairone, azzurra di Judo-Kata, oltre che una delegazione della Format guidata dal maestro Alessandro Grande.

Questo ha dato modo di scambiare alcune battute sulla storia dell’atleta cubana, dall’infanzia al successo olimpico, dal trasferimento in Italia alla recente esperienza in Ucraina, con Tosi che ha sottolineato come sentire dalla viva voce i racconti di questi interpreti dello sport mondiale rappresenti sempre una grande emozione, che spesso sfocia nella commozione, soprattutto quando prende il sopravvento il lato umano.

Classe 1981, Anaysi ha vinto la medaglia d’argento a Pechino 2008 (pesi medi-70kg), alla sue seconda partecipazione ai Giochi. Si è trattata di una grande conclusione per una lunga carriera agonistica che l’aveva già vista conquistare per Cuba il bronzo mondiale (nel 2001 a Monaco di Baviera) e due titoli continentali. Dopo l’Olimpiade e aver sposato il pugliese Antonio Cifarelli, nel 2009 è arrivata in Italia, ad Altamura, e qua ha iniziato a dedicarsi all’insegnamento dell’arte marziale giapponese ai più piccoli, gareggiando ancora una volta, nel 2016 e questa volta da cittadina italiana, conquistando il 3° posto ai Campionati Nazionali.

Nel 2018 il trasferimento a Russi, nel Ravennate, dove vive con il marito e i due figli Niccolò e Pierfrancesco, e vive in prima persona le giornate dell’alluvione (diventa celebre una sua immagine con il lottatore cubano Luis Enrique Méndez mentre spalano fango dalla Palestra Lucchesi di Faenza). Qua prosegue la sua attività di allenatrice, che l’ha portata quest’anno a entrare a far parte dello staff tecnico della Nazionale italiana di Judo, con il ruolo di allenatrice della squadra Under 18 e collaboratrice tecnica.

Per Anaysi il judo è stato strumento di riscatto sociale e la nazionale il suo modo per viaggiare e scoprire il mondo. Per questo non manca mai di manifestare la gratitudine per quanto le sia stato dato, a fronte di impegno e sacrificio, rendendola praticamente un’eroina in patria.

Nell’atrio del Palagym nota lo striscione che ricorda il progetto di accoglienza della delegazione Ucraina di ginnastica artistica, coordinato dalla Palestra Ginnastica Ferrara a seguito dell’invasione del paese da parte della Russia, e da questo parte il racconto del suo recente viaggio a Leopoli, dove è stata invitata per partecipare ad un torneo, svoltosi nonostante il perdurare della guerra d’aggressione: “Non sapevo cosa aspettarmi e mi ha molto colpita. La sensazione è stata particolare, percependo lo stato di guerra e la minore disponibilità di cose delle quali vive la gente, era bello vedere i bambini così appassionati a quello che mostravo, la cosa più bella è stato poter fare questo stage con loro”. portandola così a ricordare la propria infanzia e la scarsa disponibilità economica di una normale famiglia cubana, dalla quale da bambina si era emancipata seguendo il suo sogno sportivo.

Prima di svolgere la parte pratica, con grande partecipazione ed entusiasmo di tutti gli intervenuti, curioso anche lo scambio di battute con Steven Matteo, il campione di origine pugliese della Pgf trasferitosi ormai sette anni fa qua a Ferrara, nel quale si scopre che entrambi hanno frequentato la Società Ginnastica Angiulli di Bari.

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