Avrebbero minacciato – tramite numerosi messaggi su Facebook e Instagram – di colpirla con una pietra avvolta in un asciugamano, così da non lasciare segni e far sembrare il tutto un incidente, promettendole anche di stordirla e abusare di lei con la complicità di una terza persona, oltre che di costringerla ad avere rapporti sessuali con cani. Poi, come se non bastasse, uno dei due avrebbe pubblicato, senza che lei ne fosse a conoscenza, alcune foto che la ritraevano su un sito di incontri, offrendo prestazioni sessuali.
Sono solo alcune delle agghiaccianti minacce e raccapriccianti molestie che la pm Silvia Clinca della Procura di Ferrara attribuisce – a vario titolo – a un 48enne e una 65enne ferraresi, a cui – durante le scorse settimane – è stato notificato un avviso di fine indagini preliminari per stalking, loro vicina di casa, che – a seguito di quelle pesantissime intimidazioni ricevute – sarebbe stata addirittura costretta a cambiare le proprie abitudini di vita per cercare di fuggire a quell’inferno fatto di ansie e paure.
Tra dicembre 2023 e gennaio 2025 infatti, a volte in coppia e altre singolarmente, i due avrebbero screditato la donna. Il 48enne per esempio, stando all’accusa, in alcune circostanze l’avrebbe inseguita quando faceva rientro a casa dal lavoro, appostandosi sotto casa e fissandola per minuti, tanto da spingerla a chiedere la ‘scorta’ di amici e parenti. In altre invece le avrebbe insistentemente chiesto – sempre attraverso i social network – fotografie e biancheria intima. Oltre agli insulti invece, in un’occasione, la 65enne le avrebbe cosparso di olio i gradini di accesso all’abitazione.
All’accusa di stalking, contestata a entrambi, si aggiungono la sostituzione di persona e la diffamazione aggravata, reati dei quali dovrà rispondere il solo 48enne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti durante l’attività investigativa infatti, tra l’estate 2022 e inizio 2023, l’uomo avrebbe creato su un sito di incontri un account a nome della vittima, pubblicando offerte di prestazioni sessuali con messaggi e fotografie della donna. Alcune di queste sarebbero state inoltre postate anche su altre piattaforme online.
In alcune circostanze, l’indagato si sarebbe addirittura travestito da donna, indossando una mascherina per nascondere il volto e indicando la propria vicina di casa – assistita dall’avvocato Giacomo Forlani – come protagonista di quegli scatti.
Diversamente, la 65enne – oltre che per atti persecutori – è indagata anche per simulazione di reato. Secondo gli inquirenti infatti, il 9 giugno 2024, aveva presentato ai carabinieri una denuncia-querela sostenendo, falsamente, di essere rimasta vittima di sostituzione di persona: a suo dire, ignoti avrebbero utilizzato indebitamente i suoi profili social per compiere minacce e molestie su Facebook e Instagram, al fine di – recita il capo di imputazione – “assicurarsi l’impunità” relativamente alla condotta di stalking che le è stata successivamente attribuita.
Le indagini svolte, tuttavia, avrebbero smentito la versione fornita ai militari dell’Arma, portando così alla sua iscrizione nel registro degli indagati anche per questa ipotesi di reato.
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