Attualità
3 Novembre 2025
L'incontro del 10 novembre con il fondatore di Rabbis for Human Rights, Jeremy Milgrom, si inserisce nel ricco calendario di iniziative organizzate dagli attivisti

Rete Pace contro il genocidio: un mese di iniziative

di Elena Coatti | 4 min

Leggi anche

Si getta nel fossato del Castello Estense: carabiniere si tuffa e la salva

Una mattina di ordinario servizio si è trasformata in un salvataggio eroico per due carabinieri della Stazione di Ferrara. Erano circa le 7.30 quando, mentre percorrevano a bassa velocità corso Martiri della Libertà, immerso nella nebbia, hanno notato nei pressi di piazza Savonarola la figura di una donna in piedi sul muretto che delimita il fossato del Castello Estense

Novembre sarà un mese denso di appuntamenti per Rete Pace Ferrara, che presenta un programma di iniziative per mantenere alta l’attenzione sul genocidio in corso a Gaza e sulla necessità di una cultura della non violenza. La conferenza stampa di presentazione si è aperta con parole di profonda indignazione: “Non possiamo tacere di fronte all’ennesima strage di bambini sulla Striscia, 47 piccoli uccisi in un solo giorno. L’abbiamo detto fin dall’inizio: quella non è una pace, ma una tregua fragile, e i fatti purtroppo lo confermano”, dichiarano gli attivisti.

Rete Pace Ferrara riunisce oggi oltre cinquanta realtà tra associazioni, movimenti politici e cittadini. Nata negli anni Duemila come Forum permanente per la pace, la rete continua a rappresentare una delle esperienze più attive nel territorio ferrarese in ambito pacifista. Oltre all’indignazione per quanto accade in Medio Oriente, la rete ha espresso la propria solidarietà a Francesca Albanese, relatrice Onu, “attaccata in maniera ignobile in questi giorni”. La giurista è infatti stata appellata come “strega” dall’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon e successivamente attaccata anche dal rappresentante dell’Italia alle Nazioni Unite Maurizio Massari. “Sono tasselli dello stesso mosaico – affermano gli attivisti per la Pace -: un mondo che torna a logiche colonialiste e tenta di zittire chi denuncia le violazioni dei diritti”.

Tornando alle iniziative della Rete, queste copriranno tutto il mese di novembre, con appuntamenti settimanali che alternano cinema, dialogo interreligioso, riflessione civile e momenti di piazza.

Mercoledì 5 novembre, alle ore 21, si comincia con il film-documentario “Five Broken Cameras”, al Circolo Arci Bolognesi che vedrà la presenza del regista israeliano Guy Davidi. “È un film potente – raccontano Arianna Poli e Mattia Antico -. Il titolo non è una metafora: le cinque telecamere sono state distrutte mentre si cercava di raccontare la realtà della Palestina. Davidi, pur avendo passaporto israeliano, è un dissidente che mostra l’occupazione dal punto di vista dei palestinesi, insieme a videomaker locali”. Dopo la proiezione, incontro e dibattito con il pubblico.

Lunedì 10 novembre, alle ore 17 presso la Sala della Musica dell’ex-Refettorio, arriverà Jeremy Milgrom, rabbino di Gerusalemme e fondatore dell’associazione “Rabbini per i diritti umani”. L’incontro, promosso da Pax Christi e Rete Pace e in collaborazione con i gruppi consiliari de La Comune e Civica Anselmo, sarà introdotto da Alessandra Mambelli. Milgrom, attivo dal 1988 nella difesa dei diritti umani nei territori occupati, porta una testimonianza rara nel panorama israeliano: quella di un religioso ebreo impegnato per la giustizia sociale e il dialogo interreligioso. “È un ospite di grande valore – sottolineano gli organizzatori -. Porta una voce coraggiosa, quella di chi in Israele sceglie di opporsi alla violenza e all’occupazione. Non sappiamo come verrà accolto al suo ritorno a Tel Aviv, ma la sua presenza qui è per noi un segno importante”.

Venerdì 21 novembre, alle 17:30 presso la Sala della Musica, si terrà l’incontro dal titolo “Per la pace, per la non violenza, contro il riarmo“, con il referente della Rete Pace e la Non Violenza Emilia Romagna Pasquale Pugliese e il coordinatore nazionale della campagna Stop Rearm Europe Marco Bersani. Il dibattito affronterà i temi del riarmo europeo e della conversione dell’industria bellica, in un contesto economico e politico che “sta tornando a costruire la guerra, invece di costruire la pace”. Durante la serata, verrà anche riproposto, dopo 24 anni, il documentario “La strada più lunga“, realizzato nel 2001 durante il “Tendone del Forum permanente per la Pace di Ferrara” dell’autunno 2001: un’esperienza collettiva che per tre settimane trasformò Ferrara in un laboratorio di dialogo internazionale. “Rivederlo oggi – spiega Barbara Diolaiti – è un modo per dire che purtroppo molti temi di allora sono tragicamente attuali”.

Infine, sabato 29 novembre alle ore 16 in piazza Cattedrale, un presidio in occasione della “Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”, promossa dall’Onu. L’iniziativa sarà dedicata in particolare ai renitenti alla leva nei paesi in guerra, da Israele all’Ucraina, dalla Russia alla Bielorussia. “Sono giovani che rifiutano di combattere e per questo finiscono in carcere – ricordano gli attivisti – Vogliamo che si sappia che esiste anche questo coraggio: quello di dire no alla guerra”.

Con questo spirito Rete Pace Ferrara continua a promuovere iniziative pubbliche, spazi di confronto e momenti di riflessione. “Lo abbiamo imparato nel corso degli anni – concludono gli attivisti -: se vuoi la pace, la devi costruire. Perché se costruisci guerra, avrai solo la guerra. E oggi, più che mai, serve restare vigili, informati e uniti contro ogni forma di violenza”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com