Attualità
30 Ottobre 2025
Firmata la convenzione tra Comune, Università di Ferrara e Wwf. L'obiettivo è raccogliere dati scientifici aggiornati sulla presenza e le dinamiche di popolazione del mammifero nel territorio ferrarese

Ferrara attiva il presidio scientifico per il monitoraggio dei lupi

di Elena Coatti | 3 min

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Ferrara fa un passo in più verso una gestione consapevole della fauna selvatica, diventando la prima città in Emilia Romagna ad attivare un presidio scientifico per il monitoraggio del lupo (Canis lupus italicus), tramite una convenzione firmata tra Comune, Università di Ferrara e Wwf Ferrara Odv, con il supporto tecnico del Wolf Group Italia. L’iniziativa punta a raccogliere dati scientifici aggiornati sulla presenza del lupo nel territorio, diffondere informazioni corrette e promuovere comportamenti consapevoli tra cittadini e comunità locali.

“Tra gli obiettivi c’è quello di superare gli stereotipi sul lupo e comprendere questo animale attraverso un approccio scientifico, olistico e non emotivo e irrazionale – afferma il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessandro Balboni in conferenza stampa -. Ferrara compie un atto di coraggio e lungimiranza: monitorare la presenza del lupo significa coniugare tutela della natura e sicurezza delle persone. Solo con dati certi e informazione corretta possiamo costruire una convivenza possibile”.

La convenzione prevede infatti monitoraggio sul campo, fototrappolaggio, analisi genetiche e incontri divulgativi con la cittadinanza e nelle scuole, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della vita e Biotecnologie dell’Ateneo di Ferrara. Il progetto è coordinato dai ricercatori Mattia Lanzoni e Stefano Grignoglio, che sottolineano il valore scientifico e sociale dell’iniziativa: “Il lupo è tornato anche nelle pianure dopo aver sfiorato l’estinzione negli anni ’70 – spiega Lanzoni -. Studiare le popolazioni che vivono in contesti antropizzati come quello ferrarese è essenziale per comprendere le dinamiche ecologiche e gestire correttamente la sua presenza”.

“Oggi gli animali selvatici frequentano sempre più le aree prossime ai centri abitati – aggiunge Grignoglio -. Questa collaborazione con Unife rappresenta un esempio virtuoso: solo conoscendo nel dettaglio la specie si possono attuare strategie efficaci di conservazione e gestione”. Come specifica l’ingegnere Alessio Stabellini, illustrando nel dettaglio la convenzione, questa ha valenza biennale e potrà essere rinnovata. Inoltre, tramite questa collaborazione, il Comune fornirà supporto tecnico-logistico e riconoscerà un rimborso spese fino a 3mila euro all’anno.

Il Wwf Ferrara, da sempre impegnato nella difesa del lupo – in continuità con la storica Operazione San Francesco degli anni Settanta che salvò il lupo appenninico dall’estinzione – porta nel progetto la sua lunga esperienza: “Il lupo è una specie fondamentale per l’equilibrio naturale, ma ancora vittima di pregiudizi e paure immotivate”, dichiara Giampaolo Balboni, presidente del Wwf Ferrara.

A garantire il supporto tecnico sul campo è il Wolf Group Italia, realtà di volontari, biologi e veterinari guidati dal fondatore Riccardo Gennari, che dal 2020 monitorano la presenza del lupo nel Ferrarese e nelle province limitrofe. “Abbiamo raccolto centinaia di dati e segnalazioni in questi anni – racconta Gennari -. Grazie a questa convenzione possiamo mettere a sistema il nostro lavoro, contribuendo con professionalità al monitoraggio e alla divulgazione. L’obiettivo è dare risposte veritiere alla comunità, senza fare allarmismi, e favorire la convivenza tra uomo e lupo“.

La nascita del presidio scientifico per il monitoraggio del lupo a Ferrara rappresenta così un modello pionieristico in ambito regionale, capace di unire istituzioni, mondo accademico e società civile attorno un obiettivo comune: costruisce conoscenza per garantire convivenza.

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