La direzione della Rsa Santa Chiara risponde ai sindacati (Cgil e Cisl) che avevano denunciato una “situazione nella quale è diventato impossibile lavorare”. Un messaggio che definiscono “fuorviante”.
“Gli ospiti della struttura – sostengono -, e la loro salute, sono sempre stati e sono la mission principale a cui dedichiamo ogni giorno il nostro impegno. I lavoratori coinvolti quotidianamente sono per la direzione della struttura elemento fondamentale per la riuscita dei servizi offerti”.
Spiegano che “santa Chiara è una residenza sanitaria mantenuta in perfetta efficienza e adeguata continuamente investendo quanto necessario al Suo perfetto funzionamento”.
Affermano quindi che “da oltre 20 anni viene applicato un contratto di lavoro specifico di settore per le strutture private che, fino a qualche anno veniva siglato anche dai Sindacati Confederali (Cgil, Cisl e Uil), oggi critici”. Un contratto, “recentemente rinnovato nell’agosto scorso, con incrementi retributivi significativi e la corresponsione di una somma una tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale”.
“La direzione – affermano – ha inoltre mantenuto e mantiene condizioni di miglior favore rispetto al Ccnl, in particolare in materia di trattamento economico di malattia, riconoscendo ulteriori premi aziendali anche nell’anno in corso”.
Non negano il verificarsi di “situazioni di stress lavorativo” e lo definiscono “inevitabile in quei momenti in cui ci venivano sottratti lavoratori in occasione della riapertura di bandi di concorsi pubblici dove le retribuzioni erano migliorative”. Nonostante ciò dicono di aver garantito “sempre le ore di assistenza previste” e, seppur “con fatica”, di aver “reperito sul mercato del lavoro le necessarie sostituzioni, compatibilmente con le tempistiche necessarie”.
Oggi però per la direzione non risulterebbero “criticità di tale entità”.
“La nostra società – aggiungono – sarà sempre disponibile ad applicare contratti di lavoro migliorativi se, ed in quanto, riconosciuti economicamente nelle rette di degenza applicate dalla nostra Regione”.
Contestano dunque il messaggio che definiscono “fuorviante” espresso “nelle comunicazioni dei sindacati non firmatari del recente rinnovo contrattuale di cui sta già beneficiando tutto il personale dipendente oltre che una una tantum a recupero degli anni precedenti”.
Ritengono infine “che le recenti strumentalizzazioni volute da una esigua minoranza dei lavoratori coinvolti dai sindacati, non debbano in nessuna maniera turbare la quotidianità e la serenità degli ospiti presenti”.
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