Copparo
30 Ottobre 2025
Alla cerimonia ha preso parte il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Fiammanti

Commemorazione dell’eccidio di Casteldebole, ricordato Athos Pizzinardi

di Redazione | 2 min

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Copparo. Il copparese Athos Pizzinardi aveva solamente 22 anni, quando venne rastrellato e fucilato dai nazisti. Anche il suo sacrificio è stato ricordato mercoledì 29 ottobre, in occasione della commemorazione dell’81° anniversario della battaglia e dell’eccidio di Casteldebole.

Alla commovente e sentita celebrazione ha partecipato, in rappresentanza del Comune di Copparo, il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Fiammanti che, assieme a tutte le autorità civili e militari, alle delegazioni di Anpi, alle realtà associative e a cittadini, ha preso parte al corteo che dal monumento alla Libertà in via Caduti di Casteldebole 53/55 ha raggiunto il cippo in memoria dei partigiani e dei civili caduti in combattimento in via Brigata Bolero per la deposizione della corona di alloro. Una marcia accompagnata dalle note del corpo bandistico di Anzola Emilia.

Dinanzi alla lapide si sono alternati gli interventi della presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno Elena Gaggioli, dell’assessore del Comune di Bologna Simone Borsari e di Federico Chiericati di Anpi Bologna, che hanno ricordato l’importanza di mantenere viva la memoria del sacrificio che uomini e donne compirono nel nome della libertà. Parole affidate, in particolare, agli studenti delle classi terze dell’Istituto comprensivo 14, succursale di Casteldebole, che hanno proposto riflessioni, letture e canti dedicati alla giornata commemorativa di quanto avvenne 81 anni fa.

Nella notte fra il 29 e il 30 ottobre 1944, un distaccamento della 63ª Brigata Bolero Garibaldi non poté attraversare il fiume in piena, mentre era diretto in città per prendere parte all’insurrezione e, a seguito di una delazione, fu circondato da reparti di Ss e paracadutisti tedeschi e annientato. Morì allora Athos Pizzinardi, nato l’8 giugno 1922 a Saletta da Vincenzo e Firma Gnani. Era un bracciante e, dopo aver adempiuto il servizio militare con la qualifica di sottotenente di brigata, l’8 settembre 1943 aderì alla Resistenza: riconosciuto partigiano dal 1° ottobre, militò nella 63ª Brigata nelle fila della quale venne trucidato.

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