Cronaca
29 Ottobre 2025
In attesa delle motivazioni pare sia stata accolta la tesi difensiva dell'uso personale avvallata dall'assenza di materiale come bilancini, materiale per il confezionamento e contanti

Piante di marijuana scoperte dopo lite con il vicino. Arriva l’assoluzione

di Pietro Perelli | 2 min

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Era stato pizzicato dai carabinieri con una quindicina di piante di marijuana nel garage dopo che erano intervenuti per una lite con un vicino. Durante l’udienza del 28 ottobre però l’uomo è stato assolto verosimilmente perché il giudice ha riconosciuto la tesi difensiva dell’uso personale.

Oltre alle piante, tutte alte tra i 65cm e i 120 cm, era stato trovato in possesso di una quindicina di grammi di sostanza che, anche in questo caso, la difesa ha sostenuto essere per uso personale. A supporto della tesi difensiva anche l’assenza di bilancini, materiale di confezionamento o contanti in casa, elementi indiziari solitamente utilizzati a riprova dello spaccio.

La procura aveva comunque chiesto una pena di due anni alla quale l’avvocato difensore Nicola Marani si è opposto e il giudice ha accolto. Ora si attendono le motivazioni per comprendere l’esatta portata della decisione.

Tra gli elementi che potrebbero essere andati a favore della difesa anche la non piena maturazione delle piantine, ancora con poche infiorescenze.

I fatti contestati risalgono allo scorso 9 luglio quando i carabinieri di Pontelagoscuro erano intervenuti per la già citata lite con il vicino. Giunti sul posto il forte odore proveniente dal garage aveva insospettito i militari che hanno trovato le piante e perquisendo anche la casa i 15 grammi di marijuana.

Il tutto era stato posto sotto sequestro e l’uomo, un 59enne, era stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza del 28 ottobre nella quale è stato assolto.

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