Attualità
28 Ottobre 2025
L’emigrato ferrarese torna nella sua Emilia-Romagna, accolto in Regione come simbolo del legame con le proprie radici

Da Sant’Agostino all’Argentina: il ritorno dopo 74 anni di Germano Vergnani

di Redazione | 2 min

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Da Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, all’Argentina, con l’Emilia-Romagna sempre nel cuore. Dopo 74 anni trascorsi oltreoceano, Germano Gabriele Vergnani è tornato per la prima volta nella sua terra d’origine. Ad accoglierlo, in Regione, il presidente della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, Matteo Daffadà, e il consigliere regionale Paolo Calvano.

«La storia del signor Vergnani – ha detto Daffadà – è un esempio di forza, sacrificio e legame con la propria terra. Gli emiliano-romagnoli nel mondo sono parte integrante della nostra comunità, e incontri come questo ci ricordano quanto siano forti le radici che uniscono la nostra gente».

Sottolineando il valore simbolico dell’incontro il consigliere Calvano ha aggiunto: «Il ritorno del signor Vergnani, accompagnato dalla sua splendida famiglia, rappresenta un abbraccio tra passato e presente e testimonia come chi è partito in cerca di futuro non abbia mai smesso di sentire la nostra Regione come casa».

Nato nel 1946 a Sant’Agostino (Ferrara), Vergnani partì nel 1952, a soli sei anni, insieme alla madre e ai quattro fratelli, salpando da Genova sulla nave Giovanna C. In Argentina, i primi tempi furono durissimi: la famiglia dovette affrontare la fame, arrivando persino a sfamarsi con bucce di banana. Ogni sirena di ambulanza o polizia ricordava i suoni della guerra appena lasciata alle spalle.

Nonostante le difficoltà, Germano non si arrese. A soli 14 anni cominciò a lavorare in fabbriche metallurgiche, imparando il mestiere di tornitore. Con determinazione e talento, acquistò e assemblò macchinari, fino a fondare una propria industria metallurgica, che oggi continua a gestire insieme al figli, erede di un autentico saper fare emiliano-romagnolo.

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