Il tema della sanità torna protagonista in Consiglio comunale a Ferrara. Il consigliere Francesco Rendine della lista Civica Afs ha infatti depositato una mozione che punta dritto alle criticità del sistema sanitario provinciale e, in particolare, all’Ospedale di Cona. L’obiettivo è chiaro: sollecitare la Regione Emilia-Romagna e le direzioni sanitarie locali ad adottare “misure straordinarie per il miglioramento della gestione sanitaria ferrarese”.
Al centro del documento c’è l’Arcispedale Sant’Anna di Cona, definito “il principale presidio ospedaliero della provincia di Ferrara” e “il punto di riferimento per la popolazione ferrarese in materia di cure ospedaliere e specialistiche”. Rendine ricorda come la costruzione del polo abbia comportato “un ingente investimento economico pubblico, superiore alle previsioni iniziali”, ma anche “ritardi, difficoltà organizzative e criticità strutturali note sin dalle prime fasi di esercizio”.
Nonostante il sistema sanitario emiliano-romagnolo sia “riconosciuto come modello di eccellenza nazionale”, la situazione ferrarese secondo Rendine mostra “fragilità specifiche e risultati inferiori alla media regionale”.
Tra i dati più preoccupanti, la mozione cita i report dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) dell’Ausl di Ferrara, da cui emergono “numerose lamentele relative ai tempi di attesa per prestazioni sanitarie, esami e visite specialistiche”.
In alcuni casi, si legge, “le liste d’attesa per visite ed esami raggiungono anche dieci–undici mesi”, con conseguenti difficoltà per i cittadini “di accedere alle prestazioni in tempi compatibili con le necessità cliniche”. Una situazione che “genera un fenomeno di mobilità intra- ed extra-provinciale verso altre strutture sanitarie, con disagi e costi aggiuntivi per la popolazione”.
A peggiorare il quadro ci sono alcuni indicatori di salute “peggiori rispetto alla media regionale”: la mozione cita in particolare “la mortalità evitabile (decessi tra 0 e 74 anni prevenibili con adeguati interventi sanitari)” e “la mortalità per tumore, tra le più alte dell’Emilia-Romagna”.
Rendine chiede che il Consiglio comunale impegni il sindaco e la giunta a farsi portavoce della città presso la Regione e l’assessorato alla Sanità. Le priorità indicate nel documento riguardano la “riduzione dei tempi di attesa”, il “potenziamento dei servizi di prevenzione e diagnosi precoce, soprattutto in ambito oncologico”, il “rafforzamento degli organici sanitari e tecnici nelle aree più critiche” e la “revisione e ottimizzazione dell’organizzazione del Polo Ospedaliero di Cona”.
La mozione chiede inoltre che la Direzione dell’Ausl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara pubblichino una relazione annuale sui principali indicatori di performance sanitaria, “inclusi tempi di attesa, dotazioni di personale e livelli di efficienza gestionale”.
Tra le proposte anche l’istituzione di un tavolo permanente di confronto “tra amministratori locali, direzioni sanitarie e rappresentanze civiche”, per monitorare costantemente la situazione e condividere buone pratiche operative.
La mozione si chiude con un impegno preciso: “vigilare affinché gli ingenti investimenti pubblici sostenuti per l’Ospedale di Cona si traducano finalmente in un servizio sanitario efficiente, moderno e rispondente agli standard di qualità garantiti dalla Regione Emilia-Romagna”.
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