“Stai zitto pezzo di m***a”. Se allo scorso Consiglio comunale Anna Zonari aveva denunciato una frase che le avrebbe rivolto il sindaco (“comunista di m***a”) questa volta è Francesco Rendine, capogruppo della lista Alan Fabbri Sindaco, a denunciare l’affermazione.
A rivolgergliela dagli spalti, durante l’ultimo Consiglio comunale del 27 ottobre, sarebbe stato Paride Guidetti, coordinatore del Movimento 5 Stelle a Ferrara, che però smentisce di averla mai pronunciata.
Guidetti spiega di essersi alzato e aver detto “stai zitto” al consigliere durante uno degli interventi di Marzia Marchi, consigliera del Movimento 5 Stelle, e in seguito di averlo invitato a tornare al suo posto “a fare il tuo lavoro” dopo che il capogruppo della lista Alan Fabbri Sindaco lo aveva raggiunto sugli spalti.
Entrambi affermano di avere testimoni che possono confermare la loro versione dei fatti ma Rendine aggiunge di aver intenzione di andare per vie legali.
“Si è parlato di Alan Fabbri – dice il consigliere durante un suo intervento – che avrebbe pronunciato nei confronti di una consigliera di opposizione il termine ‘comunista di m***a’. Fabbri lo ha pronunciato fuori da questa porta, nessuno da questa maggioranza lo ha sentito. È pertanto curioso che dall’altra parte qualcuno lo abbia sentito”.
“Diversamente – prosegue – moltissimi di questa maggioranza hanno sentito il magister dei 5 Stelle pronunciare testualmente mentre io chiedevo alla consigliera dei 5 Stelle di tagliare corto con cose che non erano condivisibili. Almeno 5 persone lo hanno sentito con tono intimidatorio nei confronti di un rappresentate delle istituzioni dire ‘zitto pezzo di m***a’ rivolto a me e darmi anche una spinta”.
Per questo si recherà nelle sedi opportune chiederà “di formalizzare queste testimonianze affinché venga verificato quanto affermato da questa persona”.
La spinta di cui parla Rendine sarebbe avvenuta quando il consigliere si è recato tra il pubblico per “affrontare” Paride Guidetti. Quest’ultimo nega categoricamente anche questa affermazione, forte anche lui di diversi testimoni.
“Provvederò – torna sull’argomento – a rendere la magistratura edotta di quello che è stato detto in quest’aula, perché venga tutelata la possibilità di dire quello che penso senza che qualcuno mi intimidisca”.
“È un mio diritto – aggiunge alzando i toni tanto -, si vergognino i 5 stelle”. Il presidente del Consiglio comunale Federico Soffritti lo invita ad abbassarli ma Rendine replica: “Abbassare i toni perché non lo hanno detto a lei. Voglio vedere se non si altera se lo dicono a lei. Io sono uno che un pochino si altera se mi danno del ‘pezzo di m***a”.
“Eventualmente, se sento, lo metto fuori”, risponde Soffritti.
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