Ognissanti, sportelli comunali chiusi sabato 1 novembre
Nel giorno di Ognissanti, 1 novembre, gli uffici del Comune di Ferrara solitamente operativi al sabato rimarranno chiusi al pubblico
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Giovedì 30 ottobre presso il comune di Ferrara torna un nuovo appuntamento con "Il notaio risponde" lo sportello gratuito di ascolto e consulenza
Un Halloween diverso dal solito attende i visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, che domenica 2 novembre alle ore 15 apre le porte a un pomeriggio “da brividi” all’insegna dell’archeologia e del divertimento
Giovani con idee chiare, visione e tanta determinazione. Loro sono Valeria Scuderi e Massimo Farulla, fondatori e proprietari del poliambulatorio "EnjoyDerma" di via Falcone 22
In occasione della Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale, che ricorre il 29 ottobre, le aziende Sanitarie di Ferrara aderiscono all’iniziativa, ponendo l’attenzione sull’importanza cruciale del riconoscimento immediato dei sintomi per l’attivazione della catena del soccorso.
L’ictus cerebrale rappresenta una sfida sanitaria. A livello globale una persona ne viene colpita ogni 6 secondi, e in Italia si registrano più di 200.000 nuovi casi ogni anno. La provincia di Ferrara registra, in media, più di 500 casi ogni anno.
A Ferrara è attiva la Stroke Unit, che si qualifica come un centro di II livello. Questa eccellenza è garantita dalla presenza, all’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria, di un servizio di neuroradiologia interventistica e di un reparto di neurochirurgia, i quali operano in regime di guardia attiva 24 ore su 24.
“E’ fondamentale – commenta Daniela Gragnaniello, direttrice Unità Operativa di Neurologia Provinciale – un pronto riconoscimento dei sintomi “spia” (difficoltà nel parlare, deviazione buccale, deficit di forza ad un braccio o una gamba, mal di testa violento e improvviso). Se è presente anche solo uno di questi sintomi occorre allertare immediatamente i soccorsi, chiamando il 118. Il paziente verrà trasportato quindi nell’ospedale più vicino, ove sia attiva una Stroke Unit, costituita da un team multidisciplinare e multiprofessionale altamente specializzato per l’inquadramento clinico-diagnostico-terapeutico e la miglior gestione della malattia, dalla fase acuta alla riabilitazione precoce neuromotoria e cognitiva fino alla prevenzione delle possibili complicanze”.
Nel 2025 (da gennaio ad oggi) la Stroke Unit di Ferrara ha eseguito 85 trombolisi endovenose e 44 trombectomie meccaniche, anche assieme al trattamento trombolitico.
La ricerca sull’ictus è fondamentale per migliorare sia la terapia della fase acuta con l’obiettivo di ridurre la mortalità e la disabilità a lungo termine, sia per migliorare la prevenzione di nuovi eventi nei pazienti che sono stati già colpiti da questa malattia. La neurologia universitaria del Dipartimento di neuroscienze e riabilitazione dell’Università di Ferrara (diretta da Maura Pugliatti), in stretta collaborazione con la Stroke Unit, porta avanti progetti di ricerca multicentrici focalizzati sulla diagnosi precoce e la prevenzione secondaria.
“Migliori protocolli e percorsi assistenziali ospedale-territorio – mette in evidenza Maurizio Paciaroni, docente di Neurologia presso la Neurologia Universitaria diminuiscono il tasso di recidive e l’onere sulla famiglia e sul sistema sanitario. Continuare a finanziare e sostenere la ricerca è essenziale per trasformare le scoperte in vite salvate e qualità recuperata. In sintesi, la ricerca è la chiave per terapie acute più efficaci e per strategie preventive che riducano ricorrenza e disabilità”.
Circa il 40% dei pazienti richiede cure riabilitative post-ictus, per la gestione di disturbi quali la perdita di forza all’arto superiore, difficoltà nel cammino e nella mobilità, disturbi cognitivi e del linguaggio che determinano una riduzione globale dell’autonomia personale, sociale e familiare. La medicina riabilitativa (diretta da Antonella Bergonzoni) è il reparto che accoglie, in primis, i pazienti affetti da esiti di stroke, mentre all’Unità gravi cerebrolesioni (diretta da Susanna Lavezzi) afferiscono i pochi pazienti affetti da esiti di un ictus più grave che ha determinato uno stato di coma.
All’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria e dell’Azienda Usl di Ferrara è attivo da diversi anni uno specifico Pdta interaziendale dedicato all’ictus che definisce in dettaglio l’intero percorso di cura per le persone colpite da questa patologia, in una logica di forte integrazione tra professionisti dell’ospedale e del territorio, per la migliore cura dei pazienti dalla fase acuta a quella degli esiti.
Il 50-60% dei pazienti viene dimesso al domicilio dopo la fase acuta, mentre il 10-15% necessita di un trattamento riabilitativo multidisciplinare intensivo in regime di ricovero ordinario o diurno (Dh). Per coloro che rientrano a casa, la riabilitazione territoriale dell’azienda Usl di Ferrara, diretta da Elisabetta Zucchini, assicura la prosecuzione del recupero.
“Il ruolo della Riabilitazione Territoriale nella gestione dell’ictus – sottolinea Zucchini – è cruciale per garantire la continuità delle cure, massimizzare il recupero funzionale e favorire il reinserimento sociale del paziente dopo la dimissione dall’ospedale, da strutture specializzate. Un percorso ben strutturato sul territorio è essenziale per la massima autonomia possibile e una migliore qualità di vita”.
L’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (Alice) Ferrara Odv (presieduta da Claudio Mari), nata nel 2012, collabora attivamente con le istituzioni sanitarie. L’Associazione opera per sensibilizzare la popolazione sia nella prevenzione alla malattia (anche riconoscendo i sintomi) che come supporto nella riabilitazione, cercando di essere un valido aiuto alle persone una volta uscite dalla fase acuta.
“In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus – mette in evidenza Mari – Alice Ferrara si unisce alla World Stroke Organization e al Safe (Stroke Allence for Eurepe) per lanciare un messaggio: “Ogni minuto conta: l’importanza del riconoscimento tempestivo dei sintomi”. Riconoscere tempestivamente i sintomi e agire rapidamente può infatti fare la differenza tra un pieno recupero e una disabilità permanente. Ogni minuto di ritardo può costare circa 1,9 milioni di neuroni e già dopo pochi secondi si innesca un processo irreversibile di danno cerebrale. Per questo è importante ricordare che l’ictus è una malattia tempo dipendente”.
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