“Tangatto”, uno spettacolo per sostenere i mici del gattile
"Tangatto", il nuovo evento benefico a favore dei mici del gattile e delle colonie feline di Ferrara si svolgerà il 4 novembre presso le sale del Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara
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Oggi sabato 25 e domenica 26 ottobre all’Ex Teatro Verdi di Ferrara sarà rappresentato il divertimento drammatico di Agostino Steffani “La lotta d’Ercole con Acheloo” raffinato esempio di melodramma barocco
L’Accademia di Musical e Alto Perfezionamento Musicale - 7VJC Academy - in via Porta Catena 26 a Ferrara annuncia che il 30 ottobre termineranno le iscrizioni all’esclusivo workshop di vocal coaching tenuto dalla famosa vocalist Rossana Casale
Domenica 26 ottobre, per la rassegna Serico Tonale, il Torrione ospita il progetto "Contrappassi”, sul palco i due musicisti: Leonardo Zunica e Leandro Lo Bianco
Prosegue domenica 26 ottobre la stagione di “Ferrara Musica al Ridotto”, con un giovane e talentuoso duo che accosta violino e pianoforte
Prosegue la stagione concertistica 2025/2026 di Ferrara Musica con uno degli appuntamenti più audaci e attesi dell’intera programmazione. Lunedì 27 ottobre – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, inizio alle 20.30 – l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius, eseguirà l’integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev, solista al pianoforte Alessandro Taverna. La sfida è quella di comprimere in un’unica serata tutta l’opera di un compositore per osservarne l’orizzonte evolutivo in un solo colpo, che nel caso di Prokof’ev abbraccia un arco artistico di ben 21 anni.
Prokof’ev presentò il primo dei suoi cinque Concerti per pianoforte e orchestra suscitando attorno al suo nome un eccezionale interesse che si tradusse in critiche che parlavano di “grossolanità”, e di “musicista che pare abbia perso il senso della realtà”. Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 è una delle sue opere più straordinarie e ardite. Composto inizialmente nel 1913, il manoscritto originale fu distrutto durante la Rivoluzione russa, e il compositore lo riscrisse nel 1923, trasformandolo in un’opera ancora più virtuosistica. La nuova versione fu eseguita per la prima volta a Parigi nello stesso anno, suscitando scalpore per la complessità tecnica e per il linguaggio innovativo. Il Concerto n. 3 è caratterizzato da un sottile equilibrio tra fantasia e poesia, fra una scrittura pianistica che si svolge in una zona di alto virtuosismo e un accompagnamento orchestrale pieno di vivacità e colore. Composto su commissione del pianista austriaco Paul Wittgenstein, che poi però rifiutò di eseguirlo, il Concerto n. 4 è un’opera singolare, essendo stato scritto per la sola mano sinistra. Il brano rimase quindi inedito fino alla sua prima esecuzione postuma, avvenuta nel 1956 con Siegfried Rapp. Nonostante il suo scarso successo iniziale, è oggi riconosciuto come un lavoro di grande valore. Il Concerto n. 5 rappresenta un’opera di straordinaria varietà stilistica, capace di fondere il rigore formale con un’esuberanza ritmica e timbrica di grande impatto.
Indicato dalla critica musicale come «successore naturale del suo grande connazionale Benedetti Michelangeli», Taverna ha vinto nel 2009 il Concorso Internazionale di Leeds. Da allora la sua carriera lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali: Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Philharmonic Hall di Liverpool, Sala Verdi e Auditorium di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma. Attiva da oltre 50 anni, l’Orchestra di Padova e del Veneto realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria stagione a Padova, concerti in Regione e per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Dal 1983 la direzione artistica e musicale è stata affidata a Peter Maag, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello, Filippo Juvarra. Nel 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. L’orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale; negli ultimi anni si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti. È protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni. Marco Angius, direttore di riferimento nella musica contemporanea, vanta un’ampia discografia che comprende oltre 30 titoli che vanno dall’Arte della fuga di Bach al Prometeo di Nono. Diversi i premi Abbiati nell’ambito del teatro musicale: oltre ad Aquagranda, la Medea di Dusapin e ll suono giallo di Solbiati, e inoltre Kata Kabanova di Janacek e Luci mie traditrici di Sciarrino. Con l’Orchestra di Padova e del Veneto ha realizzando il ciclo completo delle Sinfonie di Beethoven, e ha vinto inoltre il premio Abbiati 2023 per l’incisione di Dieci Versi di Emily Dickinson e Parole da Beckett di Giacomo Manzoni.
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