Bondeno
25 Ottobre 2025
L'assessore Poltronieri presenta il progetto in Consiglio comunale: "Favorire la fruizione da parte di persone ipovedenti e stranieri"

Il museo di Stellata si rinnova

di Redazione | 2 min

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Stellata. Il museo civico-archeologico di Stellata si appresta ad entrare nel futuro, dopo avere caratterizzato per un ventennio l’offerta culturale del territorio matildeo. La candidatura del museo a un bando regionale per il suo rinnovo, anche in un’ottica di maggior fruibilità, è stata presentata lunedì sera al Consiglio comunale da parte dell’assessore alla Cultura, Francesca Aria Poltronieri.

Il progetto prevede un finanziamento di circa 15mila euro, con una co-partecipazione del Comune, e mira a dare nuova linfa alla struttura museale, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita. Un museo che dice l’assessore Poltronieri: «È sede di reperti di varie epoche: dalla protostoria all’epoca etrusca e romana, fino ai recenti ritrovamenti della Terramara. La gestione è affidata al Gruppo Archeologico, che mantiene aperta la struttura culturale nei fine settimana – osserva Poltronieri – e coinvolge scuole e giovani in laboratori e attività di vario tipo. Abbiamo pensato di rinnovare le sale all’interno di Casa Ariosto, sede del museo, per favorire la fruizione da parte di persone ipovedenti e stranieri, ad esempio, inserendo inoltre materiali provenienti dalla necropoli romana delle Pilastresi, dal sito archeologico della Terramara. Favorendo nuove soluzioni di fruibilità: come vetrine dedicate e soluzioni per rendere il museo più accattivante».

Il Comune di Bondeno si appresta a candidare il progetto ai sensi del bando regionale numero 921 dello scorso 16 giugno. Uno dei capisaldi del bando è proprio la possibilità di ampliare l’allestimento, aggiornando dove possibile l’apparato tecnologico per facilitare la fruibilità dei materiali esposti. In tal senso, «esperienze tattili-sensoriali potrebbero essere utili per favorire l’accessibilità», ricorda Francesca Aria Poltronieri.

L’intenzione è quella di lavorare anche per rendere più aderenti alle esigenze dell’epoca contemporanea la comunicazione verso l’utente e l’informazione rivolta al cittadino. Come accennato durante il Consiglio comunale di lunedì sera, l’ampliamento, rinnovamento ed adeguamento dell’esposizione attuale potrebbe riguardare «l’inserimento all’interno delle vetrine già presenti nel percorso, o su appositi supporti, di alcuni dei più importanti reperti archeologici rinvenuti sul territorio bondenese, oppure reperiti in deposito presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara».

Come indicato, peraltro, nella relazione introduttiva del progetto che è stato seguito da Simone Bergamini del Gruppo Archeologico di Bondeno. Per fare alcuni esempi, si parlerebbe di ritrovamenti avvenuti durante gli scavi archeologici della Terramara di Pilastri (nel periodo tra il 2013 e il 2018), della stele funeraria di M. Naevius Marcellus arrivata alcuni anni fa da Settepolesini e di materiali della necropoli romana delle Pilastresi (come un pozzo, anfore ed oggetti in ferro). Senza dimenticare i vari materiali altomedievali e bassomedievali rinvenuti in diversi siti del territorio.

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