Lido di Volano. C’è grande preoccupazione tra gli imprenditori del Lido di Volano dopo l’annuncio dei lavori per il rifacimento del ponte sul Po: l’opera è necessaria, su questo non si discute, ma i tempi e le modalità di esecuzione dei lavori rischiano di avere pesanti ripercussioni sull’attività di negozi, stabilimenti balneari, strutture ricettive. E non solo per quanto riguarda l’afflusso turistico, ma anche per la disponibilità di manodopera.
Il ponte esistente è stato chiuso, se non per una passerella pedonale. Il nuovo ponte, ha garantito la Provincia, verrà consegnato tra la fine di maggio e la prima parte di giugno. A quel punto l’afflusso di chi proviene da via Lido di Volano – SP 54 riprenderebbe normalmente. Ma giugno, per le attività del Lido di Volano, è già metà stagione. Per questo Cna ha raccolto le voci di alcuni suoi imprenditori che operano nell’area.
Le preoccupazioni degli imprenditori
“Non dimentichiamo – spiega Nicola Veronese, titolare del bagno Ristoro di Lido di Volano – che molte attività – escursioni, turismo naturalistico – a Volano ricominciano già a marzo, sono previste anche gare sportive a carattere nazionale, poi ci sono le festività pasquali, che ovviamente per noi sono importantissime e nel 2026 cadono molto presto, il 6 e 7 aprile; a questo punto siamo già proiettati verso maggio, che è un mese di lavoro pieno. Con la riapertura del ponte a giugno tutte queste attività subiranno gravi contraccolpi”.
Umberto Cimatti, Bagno Ipanema, condivide le preoccupazioni del collega: “se perdiamo le feste di Pasqua e tutto il mese di maggio, rischiamo di non riuscire nemmeno a far fronte alle spese per le nostre attività, che sono tante e importanti. Nei week end, nei parcheggi del Lido di Volano arrivano fino a 2-3mila automobili provenienti da sud, cioè da Ferrara, ma anche e soprattutto da nord: Codigoro, Mesola, Goro, il polesine. Chiudendo il ponte si rischia che buona parte di questi turisti scelga altre destinazioni”.
Il rischio, dicono i balneari, è che trovino altre strade non solo i turisti, ma anche i lavoratori che operano negli stabilimenti balneari e nei relativi ristoranti: in gran parte, si tratta infatti di personale che viene da nord e che sarebbe maggiormente penalizzato dagli itinerari alternativi.
“E non bisogna dimenticare le attività commerciali – aggiunge Anna Rita Garbellini, titolare del bazar ParticolariMare frequentatissimo dai turisti in cerca di giornali e articoli da spiaggia – Il mio negozio è stagionale: chiudo a settembre e riapro a Pasqua, ma qui a lido di volano ci sono attività che rimangono aperte tutto l’anno. Anch’io sono sbiancata quando ci hanno detto: riapriremo a giugno. Pasqua, 25 aprile, primo maggio, per noi sono pietre miliari del calendario. All’inizio si era ipotizzato un senso unico alternato: poi, questa possibilità è sfumata”.
Dall’altra parte del ponte c’è l’albergo ristorante Oasi di Canneviè. Si trova lungo la strada provinciale, 2 km prima del ponte interrotto: quindi, apparentemente nessun problema. Invece no. “In realtà ho già ricevuto lamentele da parte di turisti che sono venuti a pranzo nel mio ristorante – spiega il titolare Ottorino Zanellati – Il motivo è semplice: la chiusura del ponte spezza dei percorsi turistici ormai abituali, in cui trovano posto la spiaggia, l’escursione naturalistica, la visita all’oasi, il pranzo all’agriturismo, e così via. Interrompere questi percorsi creerà problemi alle attività che si trovano di qua dal ponte”.
Le proposte
“E’ evidente che una soluzione va trovata, possibilmente in tempi rapidi, per attivarla prima di entrare nel periodo pasquale – spiega Dario Guidi, imprenditore dei servizi turistici e ambientali e Presidente di Cna Area Delta – Il prossimo 31 ottobre, come Cna Ferrara, incontreremo il prefetto Massimo Marchesiello e il Presidente della Provincia Daniele Garuti, per discutere di questi temi. Porteremo loro le testimonianze dei nostri imprenditori e, come è nostra abitudine, formuleremo delle proposte concrete e costruttive per affrontare il problema. Il Lido di volano è teatro di un turismo molto composito, in cui la vocazione balneare si intreccia con la vocazione più squisitamente naturalistica e ambientale. A Volano passano escursionisti, cicloturisti, praticanti di sup, ma anche turisti di tipo più tradizionale, che cercano sole, mare, buon pesce. Non dobbiamo rischiare che questo equilibrio si spezzi. In primis, bisogna quindi ragionare sulla possibilità che i tempi di realizzazione del ponte si riducano, per interferire il meno possibile con la stagione turistica che inizia in aprile. In secondo luogo, bisogna creare alternative: per esempio, spazi di parcheggio il più vicino possibile alla passerella pedonale che rimarrà aperta anche durante i lavori, e una navetta dall’altra parte, che porti i turisti sulla spiaggia. È necessario però cominciare subito, analizzando gli spazi disponibili e ragionando su una loro sistemazione che li metta in condizione di ospitare le auto di turisti e lavoratori.”.
“In parallelo va affrontata un’altra criticità molto importante: l’organizzazione della viabilità alternativa – spiega Linda Veronese, responsabile di Cna Turismo Ferrara – Con la chiusura del ponte il traffico verrà convogliato verso il viale che dalla Romea porta a Lido Nazioni; da qui si potrà prendere la via Acciaioli e arrivare al Lido di Volano senza incontrare il ponte. E’ quindi importantissimo che la segnaletica sia molto chiara e priva di ambiguità perché ci sono due percorsi alternativi a seconda che si voglia andare al Borgo di Volano o a Lido di Volano. A questo si aggiunge un ulteriore motivo di preoccupazione: se utilizziamo Google maps, scopriamo che il navigatore indica come percorso preferenziale verso Lido di Volano la strada Valli Basse, da cui immettersi sull’Acciaioli. E’ una via poderale che, durante la stagione turistica, non potrebbe sostenere un traffico automobilistico consistente. Anche questo è un punto da affrontare, in nome della sicurezza delle strade provinciali”.
“Lido di Volano – conclude – è una meta turistica che si connota per la sua vocazione naturalistica e si distingue da tutti gli altri Lidi e quindi è la destinazione di un target ben individuabile, dobbiamo fare tutto il possibile per valorizzarlo e facilitare il suo raggiungimento”.
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