L’ignoranza non è ammessa, è vero; ma la cortesia e il buon senso dovrebbero ancora esistere.
Siamo al mare, i nostri lidi ferraresi, sono i primi di luglio di quest’anno e c’è l’ondata di caldo.
Facciamo una passeggiata sulla spiaggia, quando fa più fresco, sono le una di notte, ma non è poi così tardi, siamo in estate e in vacanza.
C’è stato qualcuno quella sera che ha danneggiato degli stabilimenti balneari , noi siamo in quella zona e, fermati per dei controlli, apprendiamo in quel momento che c’è un divieto di accesso in spiaggia “dalle una alle cinque del mattino”.
Fino ad allora non avevamo mai visto nessun cartello di avviso o segnalazione o divieto.
Non avendo creato danni o disturbi alla quiete, non ci viene contestato nulla e ce ne torniamo a casa.
Dopo una settimana, una telefonata d’ufficio, ci esorta, direi ci obbliga a tornare a casa in mattinata per notificarci degli “atti di giustizia”. Che sarà mai successo?
Torniamo quindi a casa un po’ preoccupati e anche un po’ indispettiti per tutta questa fretta e ci viene consegnata una multa di 200 € per quella passeggiata fatta la settimana scorsa sulla spiaggia.
Lasciando stare ciò che penso sulla limitazione della libertà sulla spiaggia, alle nostre iniziali lamentele per averci fatto tornare e di fronte a una multa così eccessiva, veniamo zittiti bruscamente.
Facciamo comunque ricorso, ci chiedono integrazioni che noi forniamo, poi il silenzio.
La multa sta per scadere e chiediamo un sollecito per una risposta, che non è arrivata a tutt’oggi.
Paghiamo la multa.
Lettera firmata 21 ottobre 2025