Economia e Lavoro
24 Ottobre 2025
Avs, Possibile e Coalizione Civica appoggiano la Cgil: "Pensioni, sanità, scuola, politiche industriali e casa sono le vere priorità del Paese"

“Pensioni, sanità, scuola, politiche industriali”. Da Ferrara a Roma per manifestare

(Foto di archivio)
di Redazione | 4 min

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Ci sarà anche la Cgil di Ferrara alla manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato 25 ottobre per chiedere l’aumento di salari e pensioni, per dire no al riarmo, per investire su sanità e scuola, per dire no alla precarietà e per una vera riforma fiscale.

Insieme al sindacato anche Alleanza Verdi e Sinistra, Possibile e Coalizione Civica di Ferrara che “condividono le motivazioni della convocazione della manifestazione nazionale”.

“Pensioni, sanità, scuola, politiche industriali e casa sono le vere priorità del Paese” secondo la Cgil che denuncia come “tra i temi completamente ignorati dal Governo”, spicchino “quelli della previdenza e del welfare pubblico”. E ancora: “La promessa di superare la legge Fornero è stata tradita, mentre si susseguono provvedimenti che rendono più rigidi i requisiti pensionistici”.

Il sindacato spiega di aver chiesto una riforma strutturale del sistema previdenziale: “Pensione di garanzia per i giovani, flessibilità in uscita, blocco dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, piena perequazione degli assegni e ripristino di “Opzione donna” nella sua versione originaria (35 anni di contributi e 57 anni di età)”.

Passano poi al fronte sanitario dove “la decisione di mantenere invariato il rapporto tra spesa sanitaria e Pil (in Italia è il più basso in Europa) è un colpo durissimo al diritto universale alla salute”. Parallelamente mancherebbero “risorse adeguate per la non-autosufficienza”.

“Con 44 miliardi di spesa privata a carico delle famiglie – spiegano -, il Servizio sanitario nazionale ha bisogno di risorse aggiuntive e stabili, non di tagli o stagnazione”.

Lo stesso problema lo riscontrano nella scuola pubblica, nella ricerca, nel trasporto locale e nelle politiche abitative. Settori in cui non intravedono “quale sia l’orizzonte strategico” se non quello di “‘smobilitare’ l’intervento pubblico affidando settori strategici al mercato (con risultati tutti a danno dei cittadini)”.

Sui salari lamentano un’assenza di sostegno alla domanda, senza il quale “l’economia non può riprendersi”. Cgil ribadisce dunque “la necessità di detassare gli aumenti salariali derivanti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro, anziché disperdere le risorse su misure occasionali e individuali”. Sono convinti servano “più fondi per i rinnovi contrattuali, un piano straordinario di assunzioni stabili nella pubblica amministrazione e nella sanità, oltre a una legge sulla rappresentanza e sul salario minimo, anche per contrastare i contratti pirata”.

Ribadiscono infino il “no al riarmo” ritenendo che le risorse del Paese debbano “essere destinate per la tenuta del welfare pubblico e per il rilancio del tessuto produttivo, orientando i processi per la realizzazione della transizione energetica, ambientale e tecnologica”.

Dicono che il governo, “nei fatti”, abbia “respinto tutte le proposte della Cgil, confermando che il confronto è stato solo formale”.

“Così – concludono – la Cgil di Ferrara chiama all’impegno collettivo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei territori, attraverso assemblee di lavoratori e pensionati con momenti di confronto, per costruire una grande manifestazione nazionale per sabato 25 ottobre. Lavoratrici, lavoratori e cittadinanza tutta sono invitati a partecipare”.

“È un appuntamento importante – aggiungo Avs, Possibile e Coalizione Civica – per dare continuità alla straordinaria mobilitazione di massa per la pace, che ha visto un importante nuovo protagonismo dei giovani, contro il genocidio in Palestina, contro il riarmo e l’aumento delle spese militari. Aumento che assorbirà, appunto, le risorse che dovrebbero essere destinate invece all’incremento della buona occupazione, a rilanciare il ruolo centrale del sistema sanitario pubblico, a rafforzare il sistema scolastico e formativo, ad avviare politiche abitative pubbliche, a garantire l’autosufficienza e sostenere una politica industriale che inverta la tendenza alla desertificazione industriale del nostro Paese, di cui la crisi del Petrolchimico di Ferrara è un esempio drammatico”.

Da Ferrara si potrà partire con diversi pullman organizzati dal sindacato o anche in treno per poi raggiungere il concentramento a Roma previsto in piazza della Repubblica alle ore 13.30 a cui seguirà un corteo fino a piazza San Giovanni in Laterano.

A concludere gli interventi che si terranno sul palco saranno di Luc Triangle, Segretario generale del sindacato mondiale Ituc e di Maurizio Landini segretario generale della Cgil.

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