Copparo. Il Partito Democratico di Copparo punta il dito contro il sindaco Fabrizio Pagnoni per la gestione della crisi del Centro Nuoto Copparo, accusandolo di aver “lasciato annegare” la struttura “nell’indifferenza totale”. Nel comunicato diffuso dal gruppo consiliare, il Pd denuncia che, “nel corso di 7 giorni drammatici, non ha mai incontrato neanche una volta il gestore”.
Secondo i dem, le spiegazioni fornite dal primo cittadino sarebbero “sconcertanti” e caratterizzate da “una freddezza incredibile”. In particolare, il partito critica la decisione di “scrivere la parola fine sul centro nuoto prima ancora che scadessero i termini imposti dalla banca per rientrare di tutto il debito residuo”. Una scelta che, sostengono, sarebbe stata comunicata pubblicamente in anticipo: “A nostra memoria non è mai accaduto che un atto così grave per la comunità, per i lavoratori e per i collaboratori tutti, venisse anticipato sui giornali addirittura prima ancora che i termini lo consentissero”.
Il Pd richiama poi le responsabilità del sindaco e dell’assessore al bilancio Grandi, “entrambi dipendenti Bper”, chiedendo perché non sia stato attivato “un tavolo di crisi tra Comune, gestore e banca”. “Siamo certi – si legge – che entrambi gli amministratori non avrebbero incontrato difficoltà a reperire il numero dei propri colleghi che in banca stavano gestendo il mutuo del Cnc”.
I dem ricordano anche di aver lanciato un allarme già nella primavera scorsa: “Già ad aprile 2024, sia in consiglio comunale che pubblicamente, il Pd denunciò che il taglio dei contributi pubblici alla piscina si sarebbe tradotto in una sciagura”. Il sindaco, accusano, “gioca su una ricostruzione alterata di quel passaggio”, mentre “approfitta della complessità della materia e fa leva su cavilli della convenzione scritta 20 anni fa”.
Nel comunicato si sottolinea che “il contributo comunale approvato era meno della metà di quanto storicamente riconosciuto dal Comune” e che “il riequilibrio richiesto inizialmente prevedeva un contributo ben maggiore”. Il gruppo consiliare chiede dunque chiarimenti su “perché ne è stato approvato un altro, tagliato all’inverosimile e che non teneva conto, con ogni evidenza, della situazione finanziaria”.
Il Pd accusa inoltre l’amministrazione di aver mancato nei propri “precisi doveri di vigilanza sui servizi pubblici”. “Ammesso che il sindaco dica il vero quando afferma di aver fatto tutto il possibile – scrivono – dove è stato in questi anni? Non si è accorto delle difficoltà che attraversava?”
Per questo, i consiglieri annunciano che “stiamo predisponendo una richiesta di accesso agli atti approfondita e organica, di tutte le comunicazioni intercorse tra Comune e Centro Nuoto Copparo”, con l’obiettivo di fare “piena luce verso un accanimento senza precedenti riservato a una società che ha alle spalle oltre 40 anni di ottima gestione”.
In chiusura, il gruppo Pd esprime “solidarietà a tutti coloro che in questi giorni sono stati lasciati soli dal Comune” e agli utenti che subiranno disagi per la chiusura della piscina.
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