di Elisa Fiorini
In partita solo in alcuni scampoli di gara, l’Adamant Ferrara paga tra le mura amiche della Bondi Arena le fatiche, purtroppo e soprattutto emotive, della settimana. Il derby con l’Andrea Costa Imola non è un monologo ma quasi, a eccezione del terzo quarto, con Sanguinetti a dettar legge da ogni angolo del campo, contrastato solo dal duo Renzi-Santiago in grande spolvero.
La squadra di Dalmonte torna a casa vittoriosa grazie a una prestazione maiuscola da 2 punti (22/40 contro i 13/32 del Ferrara), mentre Marchini e compagni dovranno dimenticare in fretta settimana e prestazione, così da tornare la squadra che, sinora, tanto bene si è comportata in questo campionato.
Momento toccante in avvio di partita, con la Bondi Arena che saluta per un’ultima volta il suo direttore sportivo Pulidori. Poi si inizia, con scarpe e pallone a stridere sul parquet. 9-0 immediato degli ospiti, con l’Adamant mesta al tiro, ma veemente a rimbalzo. Il dato sotto alle plance non evita che coach Benedetto si indiavoli coi suoi ragazzi, molli difensivamente, fermando rapidamente il crono per strigliarli. Il digiuno casalingo resta preoccupante fino alla tripla di Pellicano, che scuote anime e corpi ferraresi, meno contratti davanti al pubblico di casa. Dalmonte chiama minuto alla bomba di Renzi che vale il -3, Imola si scuote dopo il break avversario e si va verso le panchine dopo la sirena del primo quarto sul punteggio di 13-19.
Rientro appannaggio degli ospiti, che volano nuovamente sulla doppia cifra di vantaggio grazie a Chessari, grande ex di serata. Suona la carica Marchini dalla lunga, ma Imola non si scoraggia e riesce a mantenere la decina di punti di vantaggio. Sanguinetti punisce anche le virgole che Ferrara sbaglia (già a 13 punti) e manda in crisi i biancazzurri, alla ricerca della soluzione del rompicapo imolese che ora dista 16 lunghezze. Serve una benzina che l’Adamant trova in Bellini, a quota 10, e sul finire del primo tempo ci pensa Santiago a segnare un canestro importantissimo che vale il 31-44 dopo 20′ di gioco, con Ferrara che paga un risicato 40% da 2.
Ancora Santiago porta i suoi sul -10, mandando un chiaro messaggio ai cugini imolesi: “Se volete vincere qui ve la dovete sudare”. Si mette in proprio anche Renzi e Ferrara risale sulle ali dell’entusiasmo la china punto dopo punto. Peccato che ci sia un certo Sanguinetti a rompere le uova nel paniere agli estensi, ma l’uscita del mattatore imolese dal campo permette alla squadra di Benedetto di toccare il -4 (45-49) che fa esplodere i polmoni a tutta la Bondi Arena. Torna a respirare Imola dopo un’apnea durata una vita, riportandosi faticosamente sul +10 (ancora una volta grazie a Chessari) che getta nello sconforto l’Adamant soprattutto col tiro del 55-67 che manda entrambe le squadre all’ultima pausa con umori diametralmente diversi.
Sarebbe servito un gran ultimo quarto per riuscire a raddrizzare una serata storta, ma l’11-0 di parziale inflitto dall’Andrea Costa suona come titoli di coda anticipati sulla truppa di Benedetto. Timida reazione da parte di Marchini, ma la furia di Sanguinetti non smette di abbattersi sulla Bondi Arena, ormai rassegnata sul -22 a 5′ alla fine della gara. Il resto della sfida si perde tra triple velleitarie, che ormai non credono nemmeno più in una rimonta, ma utili solo per provare a rendere meno amaro il gap. Chiude festeggiando un tondo +20 l’Andrea Costa Imola (73-93), davanti a un’Adamant rea di una prestazione sottotono ma, dato ciò che è accaduto in settimana, non per trovare i soliti alibi, tutto sommato può anche starci.
ADAMANT FERRARA 73-96 UPANDREA COSTA IMOLA (13-19; 18-25; 24-23; 18-26)
Adamant Ferrara: Motta ne, Dioli 2, Bellini 10, Sackey 2, Renzi 18, Pellicano 5, Santiago 19, Tio, Solaroli 3, Marchini 12, Casagrande, Caiazza. All. Benedetto
UP Andrea Costa Imola: Kupstas 12, Chessari 15, Tamani 5, Moffa 14, Filippini ne, Gozo 5, Raucci 5, Sanguinetti 23, Gatto 11, Thioune 3. All. Dalmonte