di Tommaso Piacentini
Dalla nascita di un’intuizione tra amici al tavolino di un bar, alla gestazione e realizzazione del primo quotidiano esclusivamente online della città di Ferrara, fino alla sua maturazione per due decenni, tra quelle gioie e dolori che solo un figlio può dare. Questa è estense.com, la creatura che tra i suoi padri, tra quei tre anziché “quattro amici al bar” come cantava Gino Paoli, annovera il suo attuale direttore, Marco Zavagli, che ieri (sabato 18 ottobre) ha festeggiato i vent’anni da quel 2005, data di lancio del suo quotidiano digitale, celebrata insieme a colleghi, amici e autorità.
L’incontro, organizzato da Assostampa in collaborazione con Scoop Media Edit – cooperativa editrice di estense.com -, si è svolto in una gremita Sala Ex Refettorio di via Boccaleone 19 e la celebrazione è stata viva, seppur non completamente spensierata. In un momento storico in cui all’inchiostro della penna, simbolo antonomasico della professione giornalistica, si mescolano la polvere esplosiva di chi vuole attentare alla verità e il sangue di chi non demorde a dispiegarne le ali, i vent’anni di Estense.com sono stati l’occasione per rinnovare l’importanza non solo dell’articolo 21 della Costituzione, ma anche del fondamentale lavoro di chi quell’articolo lo difende a costo di notti insonni e, a volte, della vita.
Lo hanno ricordato i vari rappresentanti delle istituzioni come il prefetto Massimo Marchesiello, che nel rinnovare la propria solidarietà a Sigfrido Ranucci – il conduttore di Report, vittima di un attentato questo venerdì – , ha ricordato come “i giornalisti sono il primo presidio per ciò che succede sul territorio”, così come il senatore Alberto Balboni (FdI), che ha interpretato l’attentato come “un fatto gravissimo che testimonia come non si possa abbassare la guardia rispetto a chi attenta alla libertà di informazione”.
È stato lo stesso Balboni a celebrare in questo senso l’opera di estense.com, un “giornale inserito in modo stabile nel dibattito cittadino” che non rifugge “le critiche feroci ma sempre basate su notizie reali”, critiche “senza le quali non ci può essere possibilità di migliorare l’azione politica”.
Presenti ai festeggiamenti anche altre autorità militari e civili come il questore di Ferrara Salvatore Calabrese, il comandante del Nucleo Operativo Carabinieri di Ferrara, tenente colonnello Luca Treccani, e i rappresentanti della politica locale e nazionale, tra cui il deputato Mauro Malaguti (FdI) e i consiglieri regionali Fausto Gianella (FdI) e Paolo Calvano (Pd).
Le qualità del lavoro giornalistico e le difficoltà in cui odiernamente ci si imbatte nello svolgerlo sono state sottolineate anche dalla presidente di Assostampa Ferrara, Antonella Vicenzi, che ha denunciato “l’inammissibilità” dell’attentato a Ranucci – “Un vero e proprio attentato alla democrazia” – e da Stefania Andreotti del direttivo Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna), la quale ha dichiarato: “Non è un bel momento per i giornalisti. Ricordiamo le difficoltà di fare questo mestiere: ci insultano per strada mentre lo svolgiamo, ci portano in tribunale con querele temerarie, ci mettono le bombe sotto le case”.
“Per questo – ha proseguito Andreotti – come sindacato celebriamo come simbolo di resistenza, spirito di servizio, sacrosanto senso critico e narrazione onesta della vita cittadina i vent’anni di estense.com, uno dei primi casi in Italia di informazione digitale locale, indipendente e accessibile”.
Come simbolo di libertà e di valorizzazione dell’interesse collettivo, estense.com è stata celebrata anche da Chiara Bertelli, direttrice di Legacoop Estense, la quale, parlando di “Ferrara che celebra la sua voce libera”, ha sottolineato il valore aggiunto del costituirsi come cooperativa, in quanto così facendo “nel lavorare i giornalisti pensano ancora di più a fare bene il proprio lavoro”, senza “interessi diversi” da quello di riportare i fatti in maniera “libera, imparziale e a livello di interesse generale”.
Gli auguri alla redazione sono giunti anche da Marino Bisso della Rete No Bavaglio: “Auguri per questi vent’anni e complimenti a tutti i giornalisti della testata. Siete un presidio di democrazia e un garante di verità”.
A seguito dei saluti istituzionali e del commosso ricordo di Lino Aldrovandi, si è poi aperto un dibattito dal titolo “Dalla carta stampata ai quotidiani digitali. Come è cambiata l’informazione negli ultimi 20 anni” moderato dalla giornalista Alexandra Boeru e a cui hanno partecipato, oltre allo stesso Marco Zavagli, i giornalisti Marcello Pradarelli, Mauro Malaguti e Luca Pavarotti.
Dal dibattito è emerso un cambiamento radicale nel fare e nel fruire le informazioni a mezzo stampa. Con l’avvento del web, come ha spiegato Mauro Malaguti, si è assistito a una “rivoluzione totale, perché tutti possono partecipare all’informazione” e mentre prima il dibattito si circoscriveva alla ‘chiacchiera da bar’, oggi si ha la sensazione di essere “in un bar globale”.
Una maggiore fruizione della notizia che tuttavia cela – secondo il giornalista – alcuni lati negativi: Pradarelli ha ricordato come il sistema degli algoritmi ci proponga un certo tipo di notizia, evitando quegli approfondimenti che sono tanto inevitabili quanto utili nella carta stampata.
Un sistema che ha richiesto un adeguamento anche nel lavoro degli stessi giornalisti ‘su carta’, che, come ha ricordato Pavarotti, hanno dovuto fronteggiare un aggravio di lavoro per dotarsi di giornali online, con il conseguente adeguamento alle scritture digitali.
Boeru ha poi chiesto come sia sopravvivere oggi come organo di informazione indipendente. Quasi una scommessa da perdere in partenza: “La sopravvivenza editoriale è molto difficile. È la dura legge del mercato, – riflette Zavagli – calano i lettori e quindi c’è meno interesse. Sono 20 anni che facciamo fatica ad arrivare all’anno successivo. Valuteremo in futuro se accedere ad aiuti pubblici, ma per ora sopravviviamo grazie ad aiuti di aziende e istituzioni che investono su quello che a loro modo di vedere è meritorio. Per fortuna c’è chi aiuta il giornalismo indipendente a rimanere tale. E questi sono imprenditori lungimiranti o con dietro una impronta etica che guardi al bene pubblico”.
Al termine del convengo Zavagli ha chiamato sul palco tutti i giovani collaboratori di Estense.com presenti tra il pubblico: “ecco i giovani e battaglieri giornalisti che citava nel suo intervento Alessio Lasta!”. L’applauso del pubblico dedicato a loro ha chiuso la mattinata di ricorrenze.