Sant’Agostino e Mirabello. Francesco Margutti consigliere a Terre del Reno per la lista Futuro Comune ricorda di aver già “chiesto chiarezza all’amministrazione comunale sul Polo Sanitario di Sant’Agostino e sul centro prelievi di Mirabello”.
“Lo abbiamo fatto – scrive – con una interpellanza che avevamo presentato al Consiglio Comunale, per poterci confrontare con la maggioranza sulle evidenti difficoltà nel portare a termine una riorganizzazione sanitaria che oramai da più di 10 anni non vede il suo compimento”.
“Peccato – prosegue – che l’Amministrazione, in evidente difficoltà abbia convocato il Consiglio Comunale Lunedi 13 ottobre, alle 9.30 del mattino e in quella riunione si sia presentata la minoranza, parte della giunta e un solo consigliere di maggioranza”.
Per Margutti il sindaco “ha voluto spostare l’attenzione esclusivamente sui problemi tecnici che impediscono tuttora al Polo Sanitario di vedere il suo compimento, senza in realtà dare alcuna risposta sui tempi e sui progetti futuri”.
“Il Polo Sanitario – racconta – ha una genesi vecchissima, contraddistinta anche da un fallimento del primo appalto nel lontano 2017. Però è altrettanto vero che da maggio 2022 è in essere un nuovo appalto che aveva il compito di terminate l’opera. Il nuovo contratto con la ditta Comitel infatti prevedeva la conclusione di tutti i lavori entro 180 giorni dalla consegna del cantiere, avvenuta nel settembre 2022”.
Margutti lamenta “più di 2 anni e mezzo di ritardo” oltre a “risposte fornite dal sindaco durante il Consiglio Comunale fanno intendere che ci vorrà ancora del tempo per vedere la fine dei lavori”.
“Eloquente poi – aggiunge – il fatto che il comune di Terre del Reno abbia deciso di dotarsi di un supporto tecnico esterno per cercare di dirimere la complicata terminazione di questo cantiere, intimando il 22 maggio 2025 a tutte le ditte presenti di terminare i lavori entro 15 giorni. Anche in questo caso i 15 giorni sono passati da tempo e nessuno riesce a spiegare quale sia la reale situazione”.
Per il consigliere ” di fatto il Polo Sanitario continua ad essere un cantiere del quale l’Amministrazione non vuole parlare ma che mostra tutta la sua incapacità di governo e di programmazione”.
Questo perché i ritardi “stanno marginalizzando il progetto del Polo Sanitario quale presidio fondamentale di sanità in tutto il distretto ovest dell’ASL. E in questo momento non si capisce quali siano i progetti futuri”.
2Basti pensare – spiega – al fatto che in passato l’Amministrazione aveva parlato della creazione della Medicina di Gruppo all’interno del futuro Polo Sanitario. Idea tramontata, sostituita dalle dichiarazioni del 2023 del sindaco e dell’assessore alla Sanità relative ad un ipotetico posizionamento all’interno della struttura dell’Aft, (Aggregazione Funzionale Territoriale). Anche in questo caso progetto del tutto tramontato”.
“La Sanità a Terre del Reno – sostiene – è sempre più in difficoltà, in tutto il territorio è rimasto un solo pediatra e i centri prelievi operano in strutture che avrebbero bisogno di maggiori spazi e confort”.
A questo poi si aggiungerebbe il centro prelievi di Mirabello per cui “nessun progetto è stato portato avanti, le interlocuzioni con l’ASL sono le stesse di inizio 2023, quando si era pensato di spostare il Centro Prelievi nella ex Ludoteca”.
Conclude Margutti: “‘Stiamo continuando a confrontarci’ ci è stato detto. Peccato che questa dichiarazione nasconda di fatto un immobilismo del quale a farne le spese sono tutti i cittadini e le cittadine di Terre del Reno. Di fatto dal Consiglio Comunale non è emerso nulla di nuovo se non che questa Amministrazione continua ad essere incapace di gestire gli aspetti legati alla sanità sul nostro territorio. E questi non sono aspetti tecnici, ma politici”.
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