Spettacoli
18 Ottobre 2025
Sabato 25 e domenica 26 ottobre all’Ex Teatro di Ferrara sarà rappresentato il divertimento drammatico di Agostino Steffani

“La lotta d’Ercole con Acheloo”. Al Verdi la produzione del Frescobaldi

di Redazione | 6 min

Leggi anche

“Quale allegria” al Cinema Boldini in Sala Estense

Arci Ferrara, con il Cinema Boldini in Sala Estense, prosegue la sua programmazione d’autunno martedì 21 ottobre (ore 21) con un film di rara sensibilità e profondità: Quale allegria, di Francesco Frisari

Sabato 25 e domenica 26 ottobre all’Ex Teatro Verdi di Ferrara sarà rappresentato il divertimento drammatico di Agostino Steffani “La Lotta d’Ercole con Acheloo” raffinato esempio di melodramma barocco, frutto del progetto di internazionalizzazione promosso dal Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, individuato come soggetto attuatore, in un’iniziativa che unisce formazione, produzione artistica, cooperazione europea e innovazione tecnologica.

Protagonisti del progetto sono giovani studenti provenienti da istituzioni italiane ed europee: l’orchestra è infatti composta da allievi selezionati dal Conservatorio di Ferrara e da diversi partner esteri. Il cast vocale è formato da studenti provenienti dalle istituzioni AFAM italiane, a conferma di un forte investimento sulla valorizzazione dei giovani artisti.

Il progetto si avvale inoltre della collaborazione dell’Accademia del Teatro alla Scala della Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, del patrocinio del Comune di Ferrara e della partnership tecnica della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

L’intero progetto si sviluppa nell’ambito di una rete di Istituzioni AFAM coordinata dal Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, capofila dell’iniziativa nazionale a cui il Frescobaldi aderisce. Proprio a Castelfranco Veneto inoltre, il 29 ottobre 2025, si terrà una replica in forma di concerto de «La lotta d’Ercole con Acheloo» in collaborazione con il Conservatorio di musica “Agostino Steffani” nell’ambito dei festeggiamenti per il cinquantesimo dalla riapertura del Teatro Accademico, prezioso gioiello settecentesco.

“Il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara ha realizzato il progetto attraverso uno sforzo significativo di coordinamento e gestione, coinvolgendo amministrazione e docenti, che hanno messo generosamente a disposizione le proprie competenze professionali e artistiche, contribuendo in modo determinante alla riuscita del percorso formativo e produttivo. La produzione rappresenta uno strumento concreto di dialogo culturale tra il contesto formativo delle Accademie e quello della valorizzazione del patrimonio artistico in ambito internazionale. Questo progetto si propone quindi come modello virtuoso di diplomazia culturale, fondato su collaborazione, formazione condivisa e mobilità.” ha commentato Annamaria Maggese, direttrice del Conservatorio di Ferrara.

Degli obiettivi del progetto e dei contenuti dell’opera ha parlato la prof.ssa Marina De Liso, docente del Frescobaldi e referente scientifico della produzione artistica. “Tra gli obiettivi strategici del progetto fondamentali sono l’internazionalizzazione del sistema AFAM, il rafforzamento delle reti culturali europee, la disseminazione del patrimonio artistico italiano all’estero e la valorizzazione del merito e delle eccellenze giovanili. L’altissimo livello di sperimentazione che caratterizza l’allestimento dell’opera vede protagonisti le arti visive multimediali, così come previsto dall’intervento progettuale che prevede la valorizzazione dell’innovazione tecnologica e della ricerca, in ambito di produzione artistica. Ciò a cui il pubblico potrà assistere, in uno spazio di per sé altamente sperimentale come l’ex Teatro Verdi, che si trasformerà nuovamente in spazio scenico, sarà un’esperienza immersiva unica, che è molto di più di una produzione operistica e che per noi ha costituito una vera e propria sfida.”

Per quanto riguarda l’opera messa in scena, la lotta per amore costituisce uno dei temi centrali del melodramma barocco intesa non solo come confronto tra rivali, ma come dramma interiore dove desiderio e onore si trasformano in azione teatrale. Agostino Steffani (1654–1728), compositore e diplomatico veneto attivo soprattutto in Germania, seppe cogliere con maestria teatrale la forza di questo tema attraverso una drammaturgia che unisce l’intensità espressiva della scuola veneziana con l’equilibrio formale della tradizione francese, dando vita a un’opera capace di parlare a un pubblico raffinato e colto.

Il libretto, scritto da Bartolomeo Ortensio Mauro e ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, ha come fulcro dell’azione l’amore e la passione. Centrale è poi la rivalità tra i due contendenti, che trova il suo culmine nello scontro fisico e simboleggia al tempo stesso la tensione fra il mondo umano e quello divino: Alcide, semidio ma con tratti mortali, opposto ad Acheloo, dio fluviale che non accetta l’umiliazione di un rivale “inferiore”.

A curare la musica dell’opera il maestro Antonio Greco che dirigerà la MTNT International Baroque Orchestra, un’orchestra composta da studenti selezionati del Conservatorio di Ferrara e provenienti da diversi partner esteri: il Conservatoire Royal de Bruxelles, il MUK – Musik und Kunst Privatuniversität di Vienna e l’Akademia Muzyczna imienia Karola Lipinskiego di Breslavia.

L’opera messa in scena è l’esempio della fusione del design multimediale e delle arti digitali nell’arte contemporanea: “La multimedialità si è rivelata uno strumento prezioso che ci ha accompagnato in questo percorso creativo, permettendoci di distillare dal passato e di riscriverlo, preservando l’essenza e arricchendola con le tecnologie contemporanee. Questo approccio si fonda sulla consapevolezza che il design multimediale e le arti digitali rappresentano strumenti al servizio della sensibilità umana, facilitando un dialogo più fluido tra le diverse forme artistiche.” Così commenta la visual project director Sara Caliumi.

La regia di Danilo Rubeca genera un’esperienza dove arte visiva e videomapping utilizzano interventi su spazi tridimensionali, tra realtà e multimedialità, dimostrando come le nuove tecnologie consentano di creare ambienti dinamici, sorprendenti e dialoganti con architettura, performance e pubblico, valorizzando il territorio e sviluppando modalità innovative di fruizione.

La produzione prevede poi altri due momenti di disseminazione e formazione nei confronti delle nuove generazioni: Oolehca, l’installazione sonora interattiva curata da Tempo Reale che sarà inaugurata il 28 ottobre alle ore 19.00 all’ex Teatro Verdi e resterà visitabile fino al 6 novembre e la conferenza – lezione dal titolo ART WORK: Innovazione e Performance nel Design Multimediale dell’Opera Contemporanea tenuta da Sara Caliumi e Planet Service srl prevista per venerdì 6 novembre dalle 15.30 alle 17.30 alla Sala Estense.

Oolehca si ispira alla figura di Acheloo, noto come il Dio-fiume, che combatte con Ercole, incarnando la sua natura multiforme e la sua capacità di trasformarsi in entità molto diverse tra loro. L’installazione riprende idealmente l’opera “La Lotta d’Ercole Con Acheloo” di Agostino Steffani riproponendone il suono secondo un principio di continua trasformazione, guidata anche da un sistema interattivo in grado di essere controllato dal pubblico. A partire dalla registrazione originale della versione suonata e cantata dell’opera a Ferrara, una serie di costanti modulazioni agiscono, scena per scena, sul suono e sulla sua restituzione nello spazio, sorprendendo l’ascoltatore con una drammaturgia timbrica e spaziale imprevedibile e sempre diversa. Si tratta quindi di una rilettura trasfigurata e cangiante dell’opera originale, in grado di generare un lavoro di significato completamente nuovo e originale.
La conferenza “Art Work” invece sarà dedicata al case study costituito dalla produzione de “La Lotta d’Ercole con Acheloo” e vuole sottolineare come l’integrazione delle tecnologie possa ampliare il linguaggio artistico, favorendo esperienze coinvolgenti e emozionanti, che uniscono tradizione e innovazione, ponendo l’accento sull’importanza della sensibilità umana nel processo creativo. L’obiettivo è stimolare riflessioni sulle nuove frontiere del design multimediale come linguaggio senza confini tra arte, tecnologia e pubblico.

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito, per l’opera è necessaria la prenotazione sul sito www.consfe.it, l’installazione è visitabile presso l’Ex Teatro Verdi dal 29 ottobre al 6 novembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30, senza prenotazione, ultimo ingresso ore 19.00, prenotazione necessaria per le scuole e gruppi superiori alle 10 persone inviando una mail a ufficiostampa@consfe.it. La conferenza è ad ingresso libero, prenotazione sul sito www.consfe.it, possibilità di ricevere attestato di partecipazione per riconoscimento crediti (CFA, CFU).

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com