Attualità
17 Ottobre 2025
Appello firmato da 88 associazioni per chiedere un confronto con le istituzioni e un incontro ufficiale con Alan Fabbri

La richiesta di ascolto del mondo del volontariato

di Redazione | 3 min

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Le associazioni del Terzo Settore ferrarese lanciano un appello per rafforzare il ruolo della solidarietà e della partecipazione nella vita della città.

E lo fanno dalla sede del Centro di Servizi per il Volontariato di via Ravenna 52 dalla quale, nei piani del Comune di Ferrara, dovrebbero essere sfrattate entro il 31 dicembre, quando scadrà il contratto di comodato d’uso gratuito.

Oltre all’appello, sottoscritto da ben 88 associazioni, il mondo del volontariato lancia una campagna di sensibilizzazione pubblica, chiede un tavolo permanente di confronto partecipato con le istituzioni e un incontro ufficiale con Alan Fabbri (richiesta inoltrata pi9ù volte mai mai soddisfatta dal sindaco).

“In un momento storico in cui la coesione sociale è fondamentale – questo il concetto spiegato in conferenza stampa dai firmatari – in cui l’ascolto dell’altro è il pezzo mancante, il Terzo Settore è un partner indispensabile per rispondere ai bisogni del territorio. Per fare questo occorre che tutti i soggetti si facciano parte attiva nella promozione di un metodo di lavoro collaborativo”.

“Le organizzazioni di volontariato – continua l’appello -, l’associazionismo e le imprese sociali, rappresentano un patrimonio di competenze e di impegno civico, capaci di generare fiducia e inclusione. Riconoscere loro un ruolo stabile nei processi decisionali significa costruire politiche più eque e partecipate, che rispondano meglio alle esigenze del territorio. Per questo, è fondamentale garantire spazi adeguati e condivisi, frutto di un confronto aperto tra enti pubblici, realtà associative e cittadinanza”.

“Abbiamo voluto promuovere l’Appello del terzo settore ferrarese perché ci sono alcuni temi che ci stanno particolarmente a cuore e che credo non abbiano colore politico: quelli della solidarietà e della partecipazione – afferma Chiara Bertolasi, portavoce Forum Terzo Settore Ferrara -. Gli ‘spazi pubblici’ popolati dall’associazionismo dovrebbero conservare un posto centrale nel tessuto cittadino. Crediamo nella possibilità di un confronto aperto e franco anche su queste questioni e ci faremo promotori di un tavolo permanente di confronto partecipato con le principali istituzioni ferraresi per dialogare e trovare punti di incontro sui diversi temi che ci coinvolgono”.

La Casa del Volontariato di Ferrara, in via Ravenna 52 è un esempio concreto di cittadinanza attiva e lavoro di rete. Con 23 associazioni con sede fisica, 22 con sede legale e 17 gruppi di auto-mutuo-aiuto, rappresenta un vero ‘condominio solidale’ che promuove dialogo, prossimità e visione condivisa.

“I Ccs dal 1991 danno servizi e sono vicini alle associazioni ed ai volontari, sostengono in particolare le realtà più piccole e fragili, dando voce alle loro specificità. Dal 2013 il Csv di Ferrara gestisce anche la prima Casa del Volontariato in via Ravenna 52. Riteniamo indispensabile parlare delle sedi delle associazioni con le associazioni, ascoltando le loro esigenze e valorizzando il contributo che stanno dando alle persone e alla comunità”, commenta Chiara Sapigni vicepresidente Csv Terre Estensi

Le 88 associazioni firmatarie dell’appello invitano la cittadinanza e le istituzioni a unirsi a questo percorso per costruire insieme una comunità più forte, solidale e partecipata.

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