Le politiche comunitarie post 2027, le trasformazioni in atto nel settore primario in rapporto al mercato del lavoro e al sistema formativo e le nuove opportunità sul fronte energetico tra biometano e agrivoltaico saranno al centro venerdì 17 ottobre dalle 10 alle 18.30, presso Palazzo Roverella in corso della Giovecca 47 del Ferrara Lab 2025 “Campi di Futuro- Le scelte di oggi per l’agricoltura di domani, il format territoriale del Food & Science Festival nazionale in programma ogni anno a maggio a Mantova.
Un parterre composito quello assemblato per l’occasione da Confagricoltura Ferrara e da Anga- Giovani di Confagricoltura Ferrara col patrocinio e il sostegno della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e del Comune di Ferrara, per un format disegnato nel suo complesso da Frame-Divagazioni Scientifiche di Torino e che porta a far dialogare il mondo scientifico, quello scolastico formativo e accademico con i vari livelli istituzionale. In mattinata (alle 10,30) è in calendario pure la tavola rotonda sulle politiche comunitarie con la partecipazione di Massimiano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura e del Copa, l’associazione rappresentativa di oltre 20 milioni di agricoltori europei e di cinque europarlamentari: Stefano Bonaccini, Carlo Fidanza, Raffaele Stancanelli con Salvatore De Meo e Dario Nardella, in collegamento da remoto.
Le restanti sessioni, invece, sono programmate alle 15,15 e alle 16,30 con l’inserimento a sorpresa della prima edizione del Premio Innovazione e Scuola (ore 15,00) inserito pertanto prima dell’avvio della sessione pomeridiana. Premio in denaro di 1.000 euro assegnato all’Istituto d’Istruzione Superiore Vergani-Navarra di Ferrara da destinare alla formazione scolastica per docenti e discenti riguardante l’impiego di droni in agricoltura, favorendo un graduale processo d’innovazione e partendo dalla base scolastica. “Entro i prossimi cinque anni – hanno infatti illustrato Francesco Manca e Stefania Agarossi, rispettivamente presidente e membro di Giunta esecutiva di Confagricoltura Ferrara in sede di presentazione – saranno necessari in tutta Italia qualcosa come 20 mila nuovi tecnici tra agronomi, periti agrari, periti agrari laureati e tutta una serie di figure che dovranno gestire e innovare tutta la filiera produttiva, dal campo fino ad arrivare al consumatore passando per la commercializzazione. Il progetto nel quale s’inserisce l’istituzione del premio è imperniato sull’importanza che avranno sempre più la scuola e il territorio nell’assecondare i nuovi bisogni formativi dettati dall’impiego di nuove tecnologie, dalla ricerca scientifica nel tentativo di portare innovazione, trasformando poi le conoscenze in competenza. La scuola agraria di Ferrara è stata la seconda ad essere istituita in Italia dopo quella sorta in Toscana nel 1834, senza dimenticare l’esempio illuminante dei Fratelli Navarra che all’epoca donarono terreni di loro proprietà per fornire alla scuola tutto quanto era utile per la formazione diretta sul campo”.
Ai saluti istituzionali saranno presentii: Rosanna Gamerra, vice prefetto di Ferrara; Matteo Fornasini, Assessore all’agricoltura, turismo e bilancio del Comune di Ferrara, Paolo Govoni, vice presidente della Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna e Massimiliano Urbinati, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione superiore Vergani-Navarra. Dopodiché l’introduzione generale di Francesco Manca, numero uno dell’unione provinciale. Il secondo modulo, sarà introdotto da Claudia Guidi, presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura Emilia Romagna, una dei tre vice presidenti dell’unione provinciale; le sue sollecitazioni saranno raccolte da Alberto Grandi e Stefano Giatti, docenti dell’Istituto Vergani-Navarra accompagnati dalle considerazioni di Marco Vieri, professore di Ingegneria agraria presso l’Università di Firenze, e di Fabio Bartolini, docente di Economia agraria presso l’Università di Ferrara.
La terza e ultima parte, invece, verrà riservata al settore energetico, di cui l’agricoltura rappresenterà sempre più una risorsa, tra biometano e agrivoltaico, come cercherà di definire operativamente, Nicola Gherardi Ravalli Modoni, componente della Giunta nazionale di Confagricoltura, sulla base anche di alcune sue esperienze associative e professionali a livello locale. Esperienze portate anche da: Tommaso Honorati, numero uno di Bio.Methane.Hub, un contenitore di professionalità a servizio del settore primario, soprattutto nell’ambito della produzione dell’energia verde; Giovanni Giambi, direttore generale di Agrisfera, una cooperativa agricola di grande portata operativa nel Ravennate e in parte anche nel Ferrarese, esempio virtuoso di messa a punto di rinnovate modalità gestionali; Emanuele Fontana, in rappresentanza dell’Istituto bancario Crédit Agricole, che aprirà il varco verso le ultime novità in campo creditizio. Sarà Stefano Amaducci, infine, professore ordinario presso il Dipartimento di Produzioni vegetali sostenibili all’Università Cattolica del Sacro Cuore – Facoltà di Agraria a Piacenza, a suggellare la giornata in virtù di una esperienza di ricercatore assai attivo da anni nel comparto agrivoltaico grazie a rilevanti progetti finanziati da enti e gruppi di rilevanza nazionale.
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