I Musei d’Arte Antica del Comune di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, l’Università E-Campus, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara e il centro internazionale di ricerca 3ARC – Ancient Art, Architecture, Reception Center, organizza la XXVI edizione della Settimana di Alti Studi Rinascimentali, intitolata: “Quale Antico? Eredità, riletture e contaminazioni nel Rinascimento europeo”.
L’iniziativa, che si colloca all’interno del calendario ufficiale delle celebrazioni per i trent’anni del riconoscimento Unesco di Ferrara, Città del Rinascimento, rappresenta un momento di alta formazione e confronto tra studiosi e istituzioni sul ruolo che l’antichità ha rivestito nella cultura europea fra Quattrocento e Cinquecento.
Il convegno si terrà nella Sala Conferenze del Museo Schifanoia (via Scandiana 27, Ferrara), nelle giornate di giovedì 23 ottobre (dalle ore 15:00 alle 19:00), venerdì 24 ottobre (dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:30) e sabato 25 ottobre (dalle 9:30 alle 13:00). Tutti gli incontri saranno trasmessi anche in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale del Comune di Ferrara, per permettere la partecipazione anche da remoto.
Al centro di questa edizione, l’interrogativo “Quale Antico?” invita a riflettere sul significato stesso di antichità nel contesto rinascimentale. Non solo quella greca e romana, ma anche le culture egizia, asiatica ed etrusca rappresentarono nel Rinascimento un patrimonio di saperi, forme e simboli a cui attingere. Letterati, artisti, architetti, mecenati e committenti guardarono al passato per riscoprire i veteres populi, per conferire autorità alle loro opere o per evocare una grandezza storica in chiave politica e celebrativa.
Ma proprio l’ambiguità del concetto di “antico” nel Rinascimento – epoca in cui opere non più considerate antiche venivano invece trattate come tali – rende complesso comprendere fino in fondo le modalità di ricezione e rielaborazione del passato. Tra recupero filologico e citazione formale, tra erudizione antiquaria e trasfigurazione culturale, si svilupparono interpretazioni molteplici che contribuirono a delineare un nuovo “gusto antiquario” e un modo tutto moderno di dialogare con l’eredità del passato.
La Settimana si articola in quattro sezioni tematiche – storia, arti, letteratura e filosofia – e prevede la partecipazione di ventitré relatori provenienti da università e istituzioni culturali italiane e internazionali. Ogni sessione sarà seguita da momenti di confronto e dialogo con il pubblico, con l’obiettivo di stimolare un vero scambio interdisciplinare e offrire una lettura plurale del Rinascimento europeo e della sua idea di Antico.
Il convegno non conclude però il ricco programma 2025. L’Istituto di Studi Rinascimentali, in collaborazione con l’associazione Ferrariae Decus, presenta infatti in prima italiana il documentario “La figlia del Papa, Lucrezia Borgia“, della regista Cuini Amelio Ortiz, dedicato a una delle figure più complesse e affascinanti della storia rinascimentale italiana. La serata evento si terrà venerdì 14 novembre alle ore 21:00 presso la Sala Estense (ingresso libero a partire dalle 20:30, fino a esaurimento posti).
Per aggiornamenti, informazioni sul programma e accesso allo streaming, è possibile consultare il sito www.museiferrara.it e seguire le pagine social dei musei e del Comune di Ferrara.
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