Rifondazione: “Sindaco chieda scusa”
Mauro Collina, del comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, interviene dopo le parole del sindaco di Ferrara Alan Fabbri pronunciate durante il consiglio comunale del 13 ottobre
Mauro Collina, del comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, interviene dopo le parole del sindaco di Ferrara Alan Fabbri pronunciate durante il consiglio comunale del 13 ottobre
La vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Barbara Lori e la consigliere questora Marcella Zappaterra partecipano alle attività del gruppo di lavoro del Calre-Comitato delle Regioni “Problems of mountains and inland areas”
Torna sull'episodio del Consiglio comunale del 13 ottobre Anna Zonari (La Comune di Ferrara), quando il sindaco Alan Fabbri, come da lei immediatamente denunciato durante la seduta, le avrebbe "urlato un insulto personale a me rivolto: 'Comunista di m***a'"
Se Meloni fosse dalla parte di tutte le donne, come spesso rivendica, forse in questi anni di governo qualcosa sarebbe cambiato, anche nel modo di fare politica e di stare nelle istituzioni di uomini e donne di destra. Qui a Ferrara di sicuro nulla è cambiato
Il senatore Marco Croatti (Movimento 5 Stelle) sarà a Ferrara lunedì 20 ottobre, alle ore 20.30 presso la Sala Ex Refettorio di via Boccaleone 19, per raccontare la propria esperienza come testimone diretto e protagonista della missione umanitaria Global Sumud Flotilla
di Mauro Malaguti*
Il granchio blu, ossia il crostaceo originario delle Americhe che ha distrutto i nostri impianti di vongole, per la Commissione Europea non è “ancora” da classificare come specie aliena invasiva di rilevanza.
Lo ha affermato la commissaria europea all’Ambiente, la svedese Jessika Roswall, e quindi la Commissione non ha ancora proposto di includerla nell’elenco delle ‘specie esotiche invasive di rilevanza unionale’.
La direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, ricorda poi la Roswall, “impone agli Stati membri di affrontare e correggere i danni causati all’ambiente marino nelle loro acque con il controllo delle specie non indigene che alterano negativamente l’ecosistema.
È responsabilità dello Stato membro stilare un ‘programma di misure’ che elenchi le azioni nazionali volte a raggiungere il buono stato ecologico.
Arriva così un altro pronunciamento dall’Europa che va contro il comune buon senso, sostenendo che non sia impellente riconoscere i danni causati da una animale alloctono, ma occorra occuparsi di eventuali danni causati da specie sempre esistite nell’ecosistema. Il giudizio espresso dalla Commissaria, inoltre, non tiene conto del potenziale pericolo anche per il comparto del turismo, nel caso l’animale dovesse moltiplicarsi e diffondersi nelle spiagge ove insistono stabilimenti balneari.
*Deputato di Fratelli d’Italia e componente Commissione Agricoltura della Camera
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