Copparo. Uisp Ferrara, a seguito dell’incontro con la presidenza del Centro Nuoto Copparo, esprime forte preoccupazione per il destino dell’impianto sportivo, che oggi rappresenta un presidio sociale, sanitario ed educativo per l’intera comunità.
“Parliamo di un luogo – dichiara Eleonora Banzi, presidente Uisp Ferrara – che genera salute, relazioni e inclusione. Quando uno spazio come questo rischia la chiusura, non è ‘solo’ un problema gestionale: è una ferita aperta per il territorio”.
Uisp Ferrara, nella figura della presidente Eleonora Banzi, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente Uisp regionale con delega alle attività nella Giunta Uisp Emilia Romagna, insieme a Roberto Veroni, responsabile per Uisp Emilia Romagna dell’impiantistica e presidente dell’associazione dei gestori delle piscine dell’Emilia Romagna (Aper), sta raccogliendo gli elementi tecnici necessari per affrontare la situazione. L’associazione ha inoltre annunciato la richiesta di un tavolo istituzionale con il Comune di Copparo, consapevole che non esistono soluzioni facili né promesse da fare con leggerezza.
Dopo i ripetuti contatti intercorsi nelle ultime giornate, il sindaco Fabrizio Pagnoni ha già fissato l’incontro con Uisp per la giornata di venerdì, con l’obiettivo di discutere nel merito la situazione dell’impianto natatorio e individuare possibili vie di continuità gestionale.
Alla luce delle recenti comunicazioni dell’Amministrazione comunale e dell’allarme lanciato pubblicamente dalla comunità, Uisp Ferrara ribadisce la propria preoccupazione per il futuro dell’impianto sportivo, ma allo stesso tempo manifesta piena disponibilità a collaborare attivamente con tutte le parti coinvolte. “Uisp è pronta a mettere a disposizione competenze e progettualità – prosegue Banzi – Lo sport non è un servizio opzionale: è un diritto di cittadinanza, riconosciuto a livello nazionale come strumento di salute pubblica e coesione sociale. Quando vacilla un impianto come questo, vacilla un pezzo di comunità”.
Uisp si schiera al fianco dei lavoratori, delle famiglie e degli oltre 3.000 cittadini che ogni anno attraversano questi spazi. Ma avverte: la sola buona volontà delle realtà sportive non è sufficiente. “Noi ci siamo, con senso di responsabilità, per trovare soluzioni. Non entriamo nel merito delle responsabilità gestionali o amministrative – afferma Eleonora Banzi – il nostro ruolo è un altro: mantenere vivo un presidio sportivo essenziale per la salute, la socialità e il diritto allo sport della comunità. Per farlo, serve un lavoro condiviso e immediato. Alla luce dell’aumento delle presenze dei fruitori dell’impianto negli ultimi due anni, riteniamo ancora vi siano i margini per una soluzione positiva che garantisca una gestione di tipo associativo. Uisp si rende disponibile con l’Amministrazione Comunale ad attivare un tavolo di confronto operativo per individuare, qualora non si ravvisino le condizioni per la prosecuzione dell’attuale gestione, eventuali soluzioni ponte e strumenti di continuità che possano consentire alle famiglie, alle società sportive e ai lavoratori di non vedere interrotto il percorso avviato”.
In conclusione, la presidente Banzi aggiunge: “In una fase tanto delicata, crediamo che la priorità non sia azzerare, ma accompagnare, e per accompagnare servono alleanze, ascolto reciproco e un impegno comune verso un obiettivo condiviso: non lasciare Copparo senza la sua piscina”.
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