Eh no, caro sindaco Alan Fabbri.
No, non si può cominciare un consiglio comunale con un “grazie Trump” e poi, nella stessa seduta, insultare una consigliera di opposizione con un “comunista di m***a”.
Non si può santificare chi ha rifornito Israele delle armi per compiere un massacro a Gaza — e nel frattempo bollare le piazze come piene di odio. Non si può.
Perché la storia, caro sindaco, la stanno scrivendo i popoli. Non le armi. E neanche i suoi slogan.
Lei ha ringraziato Trump. Ma Trump, nel suo discorso alla Knesset, ha detto testualmente: “Produciamo le migliori armi del mondo. Ne abbiamo date tante a Israele. Bibi mi chiamava in continuazione: ‘Dammi quest’arma, quell’arma’. Gliele abbiamo date. E le avete usate bene.”
Le avete usate bene? Cosa significa “bene”? Oltre 70.000 morti. 20.000 bambini. Ospedali rasi al suolo. Campi profughi bombardati. Questo è il “bene” di Trump? Questo è ciò che il sindaco di Ferrara celebra?
E ancora: nel suo stesso discorso, Trump ha detto che questa è “la fine dell’era del terrore…e l’inizio dell’età d’oro di Israele”. Una dichiarazione che suona come una benedizione a ciò che resta: una Gaza distrutta, martoriata, svuotata.
E mentre lei esaltava tutto questo con parole gonfie di retorica e ipocrisia, Anna Zonari, consigliera comunale, stava provando a fare un gesto di civiltà: presentare un ordine del giorno per la pace vera, quella che nasce dalla giustizia e dal rispetto del diritto internazionale.
Ha parlato con chiarezza, ha citato le carte delle Nazioni Unite, la Corte Penale Internazionale, ha chiesto trasparenza, scelte etiche, fine della complicità economica con chi alimenta l’occupazione e il genocidio.
E lei, sindaco, non ha avuto altri argomenti se non l’insulto. “Comunista di m***a”. In aula. Durante una discussione sulla pace.
Un fatto gravissimo. Un gesto indegno. Un’aberrazione politica e umana.
E allora sì, diciamolo forte: non sono stati i governi a fermare (parzialmente) le bombe. Sono state le piazze.
Le stesse piazze che lei deride come “piene di odio”. Ma cosa c’è di più odioso di chi silenzia il dissenso democratico con l’insulto? Cosa c’è di più vile di chi fa finta di celebrare la pace, ma al tempo stesso applaude chi ha armato le mani del massacro?
In tutto il mondo milioni di persone sono scese in strada. C’erano famiglie, studenti, medici, religiosi, operai, insegnanti. Non “teppisti”. Non “estremisti”. Solo donne e uomini che hanno detto basta. A Roma, a Berlino, a New York, a Kuala Lumpur. È questa la voce della pace. Quella vera. Quella che lei non ha voluto ascoltare.
E se oggi c’è una tregua, è solo perché il mondo intero ha gridato la sua indignazione. Non grazie a Trump. Non grazie a Meloni. Non certo grazie a lei, sindaco Fabbri.
Grazie a chi ha scelto la strada, non l’insulto. Grazie a chi ha alzato la voce, non le armi. Grazie a chi ha messo al centro la vita, non il cinismo elettorale.
Ferrara merita di meglio. E lei, sindaco, insieme a tutta la sua maggioranza che lo sostiene, dovrebbe solo vergognarsi.
Tutta la mia solidarietà ad Anna Zonari, una voce libera e coraggiosa in un’aula che merita rispetto.
Valerio Aldighieri, attivista Partito Democratico Ferrara
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