Politica
16 Ottobre 2025
Si è tenuto il primo tavolo provinciale per gli impianti energetici e le fonti rinnovabili al quale hanno preso parte 81 persone tra istituzioni e cittadini

Biogas e biometano. Garuti: “Quadro normativo poco chiaro”

di Redazione | 2 min

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Sono molti i cittadini del territorio provinciale ad essersi uniti in associazioni o comitati per dire no agli impianti a biometano o a biogas ma anche agli impianti fotovoltaici su campi agricoli.

Il presidente della Provincia di Ferrara Daniele Garuti ha voluto creare un tavolo provinciale per discutere di questi impianti e delle fonti rinnovabili al quale partecipano rappresentanti dei comuni da tutto il territorio, rappresentanti dei cittadini ma anche tecnici della Regione Emilia Romagna e di Arpae.

In tutto 81 persone al primo incontro tenutosi il 15 ottobre, a testimonianza delle continue denunce che arrivano a causa dell’eccessiva concentrazione sul territorio, sono oltre 50.

A conferma di ciò in apertura del tavolo Garuti ha sottolineato come “ormai l’80 per cento delle conferenze di servizio alle quali la Provincia è chiamata a dare un parere si svolge su questo tema”, quello dell’approvazione di impianti.

Un problema che è reso ancor “più complesso da un quadro normativo di riferimento ancora poco chiaro e definito, che non aiuta lo svolgimento dei procedimenti autorizzativi per l’insediamento degli impianti”.

L’esempio proposto è quello della sentenza del Tar del Lazio del maggio scorso: “L’ultimo di una serie di pronunciamenti in sede giudiziaria che, di fatto, hanno messo in discussione la competenza delle Regioni a legiferare sulla materia, specie per quanto riguarda le aree idonee e il rispetto delle distanze”.

Un quadro di incertezza normativa che, come viene fatto notare durante il tavolo, è destinato a durare, fino a quando il governo non provvederà con gli attesi decreti attuativi in materia.

“Nel frattempo – ha ribadito il presidente della Provincia – da un lato assistiamo alla spinta di consistenti finanziamenti per nuovi insediamenti secondo gli obiettivi europei di decarbonizzazione entro il 2030, dall’altro come istituzioni locali non possiamo contare su norme chiare in termini di criteri oggettivi da applicare per un governo efficace del fenomeno”.

Lo scopo che si propone il tavolo provinciale è dunque quello di condividere informazioni corrette su un tema complesso, ma anche raccogliere istanze, osservazioni, problemi e bisogni del territorio, per presentarli in modo condiviso nelle sedi istituzionali appropriate.

Un ulteriore ruolo che si prefigge il tavolo è quello del monitoraggio e della conoscenza di una realtà che, a oggi, conta sul territorio provinciale oltre 50 impianti fra biogas e biometano.

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