È stata firmata la pre-intesa dell’accordo integrativo aziendale per l’anno 2025 per il personale del comparto dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara. L’intesa riguarda “oltre 4.500 lavoratrici e lavoratori del territorio ferrarese, e rappresenta un importante traguardo ottenuto grazie a un lungo e determinato confronto sindacale e grazie alla votazione della maggioranza delle Rsu”.
L’accordo, si legge nel comunicato, “prevede importanti investimenti economici e conquiste contrattuali che migliorano concretamente le condizioni lavorative e retributive del personale”.
In particolare, vengono stanziati “400.000 euro per ciascuna azienda (Usl e Ospedaliera) per finanziare le progressioni economiche orizzontali (Dep), ovvero gli avanzamenti di anzianità”. Un risultato “fondamentale: chi accederà a queste progressioni avrà un aumento stabile in busta paga (valido anche ai fini contributivi della pensione) tra i 600 e i 1.200 euro annui a seconda del profilo”.
Il sindacato sottolinea che “inizialmente, le aziende avevano previsto solo 200.000 euro complessivi: attraverso la trattativa siamo riusciti a raddoppiare le risorse e a garantire, per il quinto anno consecutivo, una risposta concreta a una richiesta storica, dopo 10 anni di blocco”.
Un’altra novità riguarda l’applicazione di un articolo contrattuale “che consente di attivare incarichi anche per il personale delle categorie ex Bs e ex C, fino a oggi escluso da questo riconoscimento”. Con “380.000 euro complessivi stanziati, sarà finalmente possibile per Oss, autisti soccorritori e personale tecnico-amministrativo in categoria C e BS accedere a incarichi attraverso bandi strutturati”. Un passaggio che la Fp Cgil definisce “storico, che riconosce anche a queste figure professionalità e responsabilità”.
Sull’indennità di disagio (art. 107), “abbiamo ottenuto l’estensione ad altri reparti e soprattutto l’uniformità di applicazione tra le due aziende”. Un risultato che porta “più equità e trasparenza, ma anche un aumento economico importante per chi la riceve, che potrà superare anche i 1.000 euro all’anno a seconda delle presenze”.
È stata inoltre definita “una quota di premialità una tantum per tutti i dipendenti, che sarà erogata nel mese di giugno 2026, per un valore complessivo di 1.416.000 euro”. Un riconoscimento che “vuole valorizzare l’impegno collettivo di tutto il personale, in un contesto sempre più complesso”.
Il sindacato conclude spiegando che “attendiamo ora il parere del Collegio Sindacale: una volta ottenuto il nulla osta, tutte le risorse dei fondi di contrattazione entreranno nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica ferrarese”.
“Un risultato costruito con serietà e impegno. Come Fp Cgil continueremo a esserci, con trasparenza e determinazione, per valorizzare il lavoro pubblico e chi ogni giorno lo fa vivere”.
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