Lagosanto
13 Ottobre 2025
Il sindaco risponde all'opposizione sul «rilancio» dell'ospedale: "Quando sento promettere oggi ciò che ieri avete lasciato svanire, mi è chiaro il gioco. Si prova a riverniciare il vecchio con parole nuove"

Delta. Bertarelli al centrosinistra: “Basta passerelle, più verità”

di Redazione | 5 min

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Lagosanto. “Priorità su sanità e sociale, innovazione, prevenzione e centralità del paziente non sono uno slogan dell’ultima ora, ma linee di mandato e atti ufficiali già fissati dalla Regione, con coperture e programmazione Pnrr. Per questo, definisco il piano del centrosinistra non un rilancio, ma una rincorsa a decisioni già prese e finanziate“.

Daniele Bertarelli, sindaco di Lagosanto, replica al piano del centrosinistra per rilanciare l’ospedale del Delta di Lagosanto.

“La cornice è chiara: nel Delta – dice – non servono proclami, ma servono atti. E gli atti ci sono: l’ospedale del Delta è presidio strategico dell’Ausl di Ferrara, con servizi attivi e percorsi in essere. Entrando nel merito delle proposte, noto che i cosiddetti poli di eccellenza e nuove tecnologie (ortopedia hi-tech, urologia robotica, chirurgia a bassa complessità) sembrano un copia-incolla di ciò che si sta implementando da mesi: potenziamenti chirurgici e diagnostici in rete provinciale e interventi sui tempi d’attesa sono già in corso dal 2024-2025. Idem per la diagnostica per immagini: l’ampliamento e l’aggiornamento, incluse le Tac, sono perfettamente allineati agli investimenti della Missione 6 del Pnrr e alla programmazione regionale; nel frattempo la Radiologia del Delta lavora, non sogna”.

Capitolo cardiologia: “L’idea di una Uo provinciale di riabilitazione non è uno slogan da palco. L’integrazione tra Aou e Ausl è già realtà clinico-organizzativa, con progettualità ed eventi scientifici in corso. Qui non si tratta di rilanciare: si tratta di riconoscere ciò che c’è“. Sulla telemedicina, “richiamo i numeri: le televisite sono passate da 264 nel 2022 a 2.286 nel 2024, con cardiologia a +324% e diabetologia a +1.260%. Nel 2025 abbiamo avviato nuovi telemonitoraggi (Osas, ossigenoterapia). Dunque: già fatto, già in ampliamento“. Anche l’integrazione ospedale-territorio “non è una bandiera da sventolare oggi” aggiunge: l’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) “opera da tempo nei Comuni del Delta, con sedi e orari pubblici. Non lo state introducendo: lo state inseguendo“.

“Sul tema dei professionisti e della formazione, rimarco – prosegue – che il Corso di Laurea in Infermieristica a Codigoro è una realtà storica documentata; oggi l’offerta prosegue in rete con l’Università di Ferrara e le Aziende sanitarie. Parlare di ripristino senza dire chi ha lasciato spegnere sedi periferiche è comodo ma poco onesto“.

Bertarelli continua: “Il capitolo «One Health, mense a km 0 e riduzione della plastica» è condivisibile, ma già incardinato nelle policy regionali 2023-2025: proporlo come novità significa ignorare la programmazione che è già in marcia. E la richiesta di nuovi investimenti? Già in corso. Tra obiettivi di mandato e Pnrr, gli strumenti ci sono e li stiamo usando. Meglio venire ai tavoli tecnici che lanciare appelli dal palco”.

Poi, la stoccata politica. “Dire «rilanciare» significa ammettere che qualcosa – sottolinea – è arretrato. La domanda è: chi ha causato quell’arretramento? Le scelte che hanno indebolito la rete periferica – dalle riorganizzazioni provinciali al “tutto su Cona”- nascono negli anni in cui gli stessi schieramenti oggi in conferenza stampa governavano e votavano in Ctss. È storia: linee di riorganizzazione approvate tra fratture politiche, critiche consolidate al modello accentratore di Cona già dal 2011. Oggi vedo la strana scena di chi fa opposizione… a sé stesso“.

“Infine, elenco fatti, non chiacchiere: telemedicina in crescita (cardiologia, diabetologia, pneumologia, riabilitazione, neurologia) con nuovi telemonitoraggi domiciliari; tempi d’attesa affrontati con piani 2024-2025 su professionisti, percorsi e diagnostica; diagnostica potenziata su binari Pnrr-Regione; rete cardiologica/riabilitativa interaziendale già operativa; IFeC attivo sul territorio del Delta; formazione in collaborazione con Unife, con la storica sede di Codigoro a testimoniare un percorso che prosegue” dice il sindaco.

Il primo cittadino non ci sta: “Diciamolo senza ipocrisie: un sindaco non firma appalti sanitari, non nomina primari, non apre reparti. Un sindaco consiglia, incalza, documenta, rompe le scatole, e io lo faccio ogni giorno, a tutela dell’ospedale del Delta e dei suoi cittadini. Ma proprio perché non ho penne d’oro né bacchette magiche, non permetto a nessuno di usare la parola «rilancio» come fosse una bomboniera elettorale da esibire in conferenza stampa. Perché il «rilancio» che sbandierate è carta velina sopra a decisioni già in atto, frutto di tavoli faticosi, richieste protocollate, dossier tecnici, e – sì – delle mie pressioni istituzionali: incontri, note, osservazioni, verbali Ctss letti e riletti. Io non posso ordinare; ma posso pretendere trasparenza, coerenza e memoria. E qui la memoria vi tradisce“.

Bertarelli si rivolge direttamente al centrosinistra: “Quando sento promettere oggi ciò che ieri avete lasciato svanire, mi è chiaro il gioco: si prova a riverniciare il vecchio con parole nuove. Si invoca «il territorio» dopo averlo svuotato a colpi di riorganizzazioni; si declama la «prossimità» dopo anni di accentrare; si sciorinano «visioni» mentre noi – che non «possiamo fare» – da mesi pungoliamo, segnaliamo, correggiamo. Io non dispongo del potere di firma, ma dispongo di una cosa che, evidentemente, a qualcuno manca: la faccia. E la metto, ogni giorno, per ottenere risultati veri, non slogan in grassetto”.

“A chi oggi – va avanti – viene a raccontare favole di «nuove eccellenze», rispondo così: le eccellenze non si annunciano, si difendono. E un sindaco, anche senza poteri esecutivi sulla sanità, può difenderle eccome: con gli atti che propone, con le osservazioni che protocolla, con le sedute in cui chiede conto, con i comunicati come questo che inchiodano la politica alle sue responsabilità. Non è «fare»? Forse. Ma è far fare a chi deve: Regione, Ausl, Aou. E il mio compito è proprio questo: alzare il volume quando serve, spegnere i riflettori quando abbagliano, accendere le luci dove si preferirebbe il buio delle semplificazioni”.

“Volete il «vetriolo»? – domanda -. Eccolo: non siete qui a rilanciare niente; siete qui a cercare di recuperare credibilità dopo anni di scelte che hanno indebolito la periferia e reso comodo parlare di «visioni» a distanza di sicurezza. Io non posso «aprire» un reparto con una delibera comunale e non ve lo farò credere. Ma posso e voglio che ogni singola promessa venga messa a terra: tempi, sedi, personale, macchine, orari, indicatori. Tutto pubblicato, tutto verificabile. Perché se il sindaco non governa la sanità, governa la verità verso i cittadini. E la verità oggi è semplice: state rincorrendo ciò che qui stiamo già presidiando”.

Bertarelli chiude con un invito: “Per questo vi do appuntamento fuori dalla sala stampa: al Delta, tra radiologia, ambulatori, cardiologia riabilitativa, telemedicina. Io continuerò a salvaguardare con forza, insistere con metodo e denunciare con nomi e date ogni scarto tra parola e realtà. Non ho la mano che firma, è vero: ma ho la voce che non tace. E finché sarò sindaco, la userò per impedire che il nostro ospedale diventi il palcoscenico di chi recita «rilancio» dopo aver calato il sipario sul territorio. Meno passerelle, più verità. Meno «piani», più risposte. E, soprattutto, più rispetto per i cittadini del Delta”.

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