Attualità
12 Ottobre 2025
L'iniziativa ha unito arte, cultura e artigianato, grazie alla collaborazione tra Confartigianato Ferrara, Comune di Ferrara, Camera di Commercio, Panificio Cappelli e Liceo Artistico "Dosso Dossi"

Anche Ferrara ha festeggiato la Giornata Mondiale del Pane

di Redazione | 4 min

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Il profumo del pane appena sfornato si è mescolato ieri mattina a quello della creatività e dell’emozione. La Giornata Mondiale del Pane è stata celebrata a Ferrara con un’iniziativa che ha unito arte, cultura e artigianato, grazie alla collaborazione tra Confartigianato Ferrara, Comune di Ferrara, Camera di Commercio, Panificio Cappelli e Liceo Artistico “Dosso Dossi”.

La mattinata si è aperta con una passeggiata culturale tra le “Vie dei Mestieri del Pane”, un itinerario simbolico e partecipato che ha accompagnato il pubblico alla scoperta dei lavori realizzati dagli studenti e del significato più profondo del progetto. A guidare il percorso, insieme ai docenti e ai ragazzi, anche il referente sindacale di Confartigianato Francesco Buttino, che ha sottolineato come «avvicinare le persone al valore dei mestieri artigiani significhi riscoprire la nostra identità collettiva e la dignità del lavoro manuale».

Il cammino tra le “Vie del Pane” si è concluso al Liceo Dosso Dossi, dove è stata inaugurata la mostra “Sette sculture di pane”: un percorso di arte concettuale che trasforma l’alimento più umile e universale in linguaggio artistico, simbolo di pace e di comunità.

Alla cerimonia di inaugurazione era presente l’assessore alle Attività Produttive Francesco Carità, che ha voluto ringraziare i promotori del progetto: “Confartigianato, le istituzioni, i ragazzi e la scuola hanno lavorato insieme con grande passione. Questa mostra è la prova di quanto la creatività giovanile e il sostegno delle categorie economiche possano arricchire la nostra città”.

Un “magnifico progetto”, come è stato più volte definito, che unisce formazione, arte e impresa. La dirigente del Liceo Francesca Barbieri ha ricordato: “Abbiamo il dovere di tramandare i mestieri antichi e di dare dignità artistica al lavoro manuale. Il pane diventa linguaggio universale e materia viva, simbolo di arte e di pace. Noi siamo pane di pace per le persone che incontriamo, e speriamo in un futuro di pane e di pace”.

La mostra è il risultato di un percorso triennale curato da Caterina Pocaterra, coordinatrice del progetto, che ha voluto evidenziare il valore della rete istituzionale: “Quando le istituzioni credono nei progetti, danno valore ai ragazzi e alle loro idee. In questi tre anni hanno seguito un percorso di crescita, diventando parte attiva della comunità ferrarese”.

Fondamentale il contributo della professoressa Elisa Leonini, docente di discipline classiche e scultoree, che ha accompagnato gli studenti nella creazione delle opere, insieme all’artista Matteo Lucca, noto per l’uso del pane come materiale espressivo: “L’incontro tra arte, territorio e impresa è un’esperienza formativa profonda, che insegna ai giovani a unire pensiero, materia e sentimento”.

Le sette sculture (più un ottava, che è un’opera collettiva) esposte rappresentano altrettanti mestieri artigiani, narrati attraverso un linguaggio contemporaneo e simbolico. Dal fabbro al liutaio, dal pasticcere al sarto, dal fornaio all’estetista. Gli studenti hanno lavorato partendo dal proprio corpo e dalle proprie mani, restituendo al gesto manuale la sua forza creativa. “L’intelligenza artigiana è l’intelligenza delle mani”, ha ricordato Graziano Gallerani di Confartigianato. “Da questo incontro tra scuola e impresa nasce un valore doppio: da un lato l’esperienza concreta, dall’altro la consapevolezza che il saper fare è un patrimonio culturale e umano”.

Un pensiero condiviso da Paolo Cirelli segretario di Confartigianato di Ferrara: “Mi ha colpito il modello delle mani. È il simbolo perfetto della creatività e dello spirito artigiano, dove la testa, il cuore e il gesto si fondono in un’unica forma di espressione”.

Per Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, il progetto rappresenta un esempio concreto di cooperazione territoriale: “I tempi che viviamo richiedono risposte collettive. Confartigianato parla ai giovani non per moda ma per convinzione: sono loro la forza del futuro. In queste opere è racchiuso il valore della comunità che costruisce insieme, con mani e idee”.

L’esposizione racconta non solo la bellezza del lavoro artigiano, ma anche la capacità della scuola di aprirsi alla città, di diventare luogo di dialogo tra generazioni e competenze. È un viaggio nella materia e nello spirito, dove il pane si fa arte e la tradizione si trasforma in speranza.

“Questo progetto – ha concluso la dirigente Barbieri – è la prova che l’arte e la formazione possono essere strumenti di unione e di crescita. Il pane è vita, e l’arte del pane è un dono che continua a nutrire la nostra comunità”.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dall’11 al 19 ottobre, dalle ore 10 alle 12, nella Sala Espositiva del Liceo Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po 25.

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