La rottura improvvisa di una condotta idrica, avvenuta giovedì 9 ottobre in via Mascheraio e via Montebello, ha provocato l’ennesimo allagamento in città, causando disagi a residenti, automobilisti e passanti. Un episodio che riaccende il dibattito sullo stato di usura della rete idrica ferrarese e sulla necessità di interventi più tempestivi e strutturali.
Negli ultimi mesi si sono verificati casi analoghi in diverse zone: in viale Cavour il 27 giugno e in via Bacchelli, dove le tubature hanno ceduto il 9 maggio e nuovamente il 9 settembre. “Negli ultimi anni – si legge nell’interpellanza di Davide Nanni (Pd) – le situazioni di allagamento improvviso, dovuti a guasti nella rete idrica o del teleriscaldamento, sono aumentati in intensità e frequenza coinvolgendo diverse zone di Ferrara”.
Il consigliere comunale Davide Nanni (Partito Democratico), come anticipato, ha presentato una nuova interpellanza per chiedere al sindaco e all’assessore competente informazioni aggiornate sullo stato della rete idrica e sulle azioni messe in campo dal gestore del servizio. Nanni ricorda che già nel settembre 2024, assieme al consigliere Massimo Buriani, aveva depositato un atto analogo “cui è stata data solo parziale risposta in Consiglio Comunale del 30 settembre 2024 ed a cui non sembrano essere seguite azioni significative da parte del gestore di servizio”.
Al centro dell’interpellanza vi è la richiesta di “una mappatura aggiornata dello stato di manutenzione e obsolescenza della rete idrica e fognaria ferrarese”, insieme a un quadro chiaro degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti per le annualità 2025, 2026 e 2027, con relativo cronoprogramma dei lavori. Nanni chiede inoltre di conoscere “lo stato di realizzazione degli interventi di ammodernamento e potenziamento del servizio idrico integrato inseriti nel Poi 2024-2029” e quelli finanziati con le risorse del Pnrr e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Secondo i dati della Cgia di Mestre, Ferrara figura al 59º posto in Italia per dispersione idrica: su 303 litri d’acqua pro capite immessi ogni giorno nella rete locale, 97 vengono dispersi, pari al 32% del totale. Una perdita consistente che riflette l’età e la fragilità delle infrastrutture. Le reti e le strutture del servizio idrico integrato appartengono ad Acosea Impianti Srl, azienda pubblica partecipata da dodici comuni, con il pacchetto azionario del capoluogo gestito da Ferrara Tua Spa, mentre la gestione operativa è affidata a Hera Spa.
Sul fronte degli investimenti, il Pnrr ha messo a disposizione del Paese 4,3 miliardi di euro per la digitalizzazione e la riduzione delle perdite d’acqua. Con il decreto direttoriale n. 299 del 21 giugno 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato circa un miliardo di euro per implementare la linea M2C2 – 4.2, assegnando a Hera Spa 5,36 milioni di euro per interventi integrati nel territorio ferrarese. Inoltre, il Piano Operativo degli Investimenti 2024-2029, approvato da Atersir il 17 luglio scorso, prevede una spesa complessiva di 183,5 milioni di euro per l’intero bacino provinciale, di cui 97,4 milioni destinati a nuove opere e manutenzioni straordinarie in gran parte nel comune di Ferrara.
“È necessario – afferma Nanni – che i cittadini siano informati su come vengono impiegati i fondi pubblici e su quali zone della città presentano le maggiori criticità. La sicurezza idraulica e stradale non può più essere rimandata.” Il consigliere sottolinea inoltre che “da oltre un anno chiediamo trasparenza e programmazione sugli interventi, ma le risposte ricevute finora non sono state sufficienti”.
L’interpellanza, che richiede risposta scritta, sarà discussa nelle prossime sedute del Consiglio comunale.
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