La notizia dell’accordo tra Israele e Hamas per la prima fase del cessate il fuoco nel Territorio Palestinese Occupato è da accogliere favorevolmente. Lo sviluppo dei negoziati richiede tuttavia di mantenere alta l’attenzione e la pressione, da continuare ad esercitarsi sia a livello popolare che istituzionale.
Per questa ragione si apprezzano gli sforzi, in corso presso l’Ateneo di Ferrara, nell’affrontare il tema dei rapporti con le università e gli istituti di ricerca israeliani – sforzi messi in atto anche grazie alle ripetute sollecitazioni e mobilitazioni delle organizzazioni sottoscrittrici.
Dalle pagine dei giornali locali degli scorsi giorni, e da questa pagina del sito Internet dell’Università degli Studi di Ferrara, si apprende che quest’ultima ha avviato lo scorso luglio un’indagine interna per ricostruire e valutare i rapporti in essere tra le strutture dell’Ateneo e gli istituti israeliani.
Si apprende che l’operazione di “due diligence” ha preso in esame cinque istituti israeliani con cui l’Ateneo aveva accordi attivi, e che per tre dei cinque casi analizzati, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione dell’Università hanno deliberato la sospensione temporanea degli accordi di collaborazione, in seguito alla verifica di importanti elementi fattuali contrari ai principi costituzionali
italiani e alla necessaria condanna di ogni forma di violenza perpetrata in violazione del diritto internazionale.
Le organizzazioni sottoscrittrici tornano a contattare il Rettorato per chiedere trasparenza in merito alle decisioni assunte. Si richiede la pubblicazione delle delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Ferrara che indicano la sospensione temporanea di tre accordi di collaborazione con istituti israeliani.
La richiesta si fonda sui doveri di informazione e comunicazione in capo all’Università degli Studi di Ferrara, previsti dall’art. 13 del suo Statuto. In particolare, si richiede di dare pubblica e immediata diffusione, attraverso i canali ufficiali dell’Ateneo, delle seguenti informazioni: (a) quali istituti israeliani sono oggetto di sospensione, (b) a partire da quando la sospensione interviene, e (c) sulla base di quali motivazioni è stata operata la scelta. A integrazione di ciò, si richiede all’Ateneo di chiarire con quali istituti israeliani Unife manterrà le relazioni, specificandone le motivazioni.
In conclusione, le organizzazioni sottoscrittrici si felicitano di apprendere che la Magnifica Rettrice dell’Università di Ferrara Prof.ssa Laura Ramaciotti, che ricopre la carica di Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, abbia assunto l’impegno di promuovere la discussione in merito alle tematiche oggetto di questa comunicazione nel corso dell’Assemblea della CRUI, prevista per il prossimo 16 ottobre 2025. L’augurio è che la Presidente faciliti, in quella sede, l’approdo a una posizione condivisa delle Università italiane sull’immediata interruzione delle relazioni con le Università israeliane, sull’autodeterminazione del popolo palestinese e sul
riconoscimento dello Stato palestinese.
Sofia Gualandi (Adi Ferrara), Mauro Santi (segretario Flc Cgil Ferrara), Mariantonietta Falduto (Udu Ferrara), Link Ferrara
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