Una mattinata intensa e partecipata quella che si è svolta alla Casa della Comunità Cittadella San Rocco di Ferrara il 9 ottobre, dove è stata inaugurata la mostra fotografica “Fenditure – Il teatro nella salute mentale come cura di sé e strumento di crescita”, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre.
Al taglio del nastro dell’esposizione hanno partecipato, Nicoletta Natalini, Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi; Cristina Coletti, Assessore alle Politiche Socio-Sanitarie del Comune di Ferrara; Sandro Arnofi, Segretario Generale SPI CGIL Ferrara; Elisa Veronesi, segreteria FP CGIL Ferrara; Michalis Traitsis, Presidente di Balamòs Teatro e Daniela Libanori, referente del gruppo di auto mutuo-aiuto La Formica, e la Direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Ferrara Franca Emanuelli.
Tutti gli interventi, coordinati dalla Direttrice del Distretto Centro Nord Marilena Bacilieri, hanno sottolineato l’importanza di considerare la salute mentale come dimensione integrata della vita comunitaria, valorizzando esperienze che, come questa, uniscono arte, formazione e inclusione sociale.
Un lavoro corale e territoriale
“Fenditure” è il risultato di una sinergia tra istituzioni, mondo accademico, sindacato e società civile, un esempio concreto di alleanza per la salute e il benessere.
Il progetto è stato promosso da: Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Ferrara, Centro Teatro Universitario dell’Università di Ferrara, SPI CGIL Ferrara, FP CGIL Ferrara, Comune di Ferrara, gruppo di auto mutuo-aiuto La Formica e Balamòs Teatro.
Un’alleanza che ha voluto ribadire, anche attraverso le immagini e le parole della mostra, che non può esistere salute senza salute mentale, e che la cura passa anche attraverso la cultura, l’arte, il teatro e la condivisione.
“Siamo nella casa della comunità che svolge perfettamente il proprio ruolo in quanto è contenitore delle iniziative della società e in particolare della salute mentale – ha evidenziato Nicoletta Natalini, Direttrice Generale delle Aziende sanitarie ferraresi – uno dei settori fondamentali in cui si impegna l’Azienda riconoscendo il bisogno di prevenzione, di cura ma anche di inclusione sociale.”
“Un bel esempio di rete – ha sottolineato l’Assessore alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara Cristina Coletti – che ha messo insieme tanti partner che hanno a cuore la cittadinanza ed il grande lavoro che viene svolto quotidianamente sul fronte della salute mentale.”
“Questo progetto – ha ribadito Sandro Arnofi, Segretario Generale SPI CGIL Ferrara – nasce con l’intento di fare un lavoro anche come “antistigma” sfruttando la forza comunicativa del teatro.” “Un percorso sulla salute mentale di comunità – ha poi ricordato Elisa Veronesi segreteria FP CGIL Ferrara – che ha messo in rete, coinvolgendoli, tutti i soggetti potenzialmente interessati dal tema della salute mentale”.
La mostra racconta attraverso scatti suggestivi, quello che come Michalis Traitsis, Presidente di Balamòs Teatro ha definito “un laboratorio di ricerca, di sperimentazione, dove sono nate anche le sensibilità, le qualità di ognuno dei partecipanti e sulle quali poi è stato costruito un vero e proprio spettacolo”.
“Un’esperienza più che formativa, come testimoniato da Daniela Libanori, referente del gruppo di auto mutuo-aiuto La Formica, che ha definito il percorso fatto come un momento in cui riscoprirsi come persona e non solo come famigliare e care giver”.
La partecipazione di alcuni allievi e allieve del laboratorio teatrale ha dato voce diretta all’esperienza vissuta, restituendo il senso più profondo di un percorso che unisce arte e cura, fragilità e forza, individualità e comunità.
L’esposizione, allestita nel corridoio attiguo all’ingresso principale della Casa della Comunità, rappresenta un percorso iconografico e narrativo dedicato alla salute mentale, al teatro e alla cura, nato dall’esperienza laboratoriale “Il Teatro della Mente nel Teatro del Corpo” e dal successivo studio teatrale “Fenditure”, ideati e diretti da Michalis Traitsis.
Il progetto, dedicato alla memoria di Giuliano Scabia, ha coinvolto per mesi operatori sanitari del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, studenti universitari, utenti dei servizi, familiari, caregiver e cittadinanza, in un percorso condiviso che ha fatto del teatro un luogo di incontro, ascolto e crescita reciproca.
Un percorso che racconta la cura attraverso il teatro
La mostra “Fenditure”, organizzata da SPI CGIL Ferrara, nasce dal desiderio condiviso di rimettere al centro la salute mentale come bene primario e collettivo, un diritto universale che riguarda tutti.
In Italia, una persona su quattro vive un’esperienza legata a problemi di salute mentale: numeri che raccontano un bisogno urgente di attenzione, sostegno e sensibilizzazione.
Attraverso le fotografie e i testi in mostra, si ripercorre l’itinerario teatrale cominciato lo scorso febbraio al Centro Teatro Universitario di Ferrara e concluso il 23 giugno con una performance pubblica che ha richiamato oltre 200 spettatori.
Un viaggio fatto di prove, incontri, emozioni e ascolto reciproco, che ha permesso ai partecipanti di scoprire nuovi linguaggi e nuove possibilità di relazione.
Il teatro, spiegano i promotori, si è rivelato uno strumento potente di empowerment e di promozione della salute mentale: un luogo protetto dove sperimentarsi, conoscersi, superare barriere, sviluppare capacità di comunicazione, empatia e gestione delle emozioni.
Un modo per rendere visibile e condiviso un processo di cura che parte dalla persona e si espande alla comunità.