Attualità
8 Ottobre 2025
La giovane studentessa palestinese è stata ricevuta dalla rettrice Laura Ramaciotti: "Accogliere chi ha dovuto lasciare tutto per continuare a studiare è un gesto di speranza e di pace"

Da Gaza a Ferrara. La storia di Aesha, accolta a Unife grazie al progetto Iupals

di Redazione | 2 min

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In occasione dell’inizio delle lezioni, la rettrice Laura Ramaciotti ha incontrato Aesha, giovane studentessa palestinese originaria di Gaza, arrivata in Italia grazie al progetto Iupals-Italian Universities for Palestinian Students, promosso da Maeci, Mur e Crui con il sostegno del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme e dell’Ambasciatore italiano in Giordania.

Dietro al suo sorriso c’è un lungo viaggio, iniziato in una città segnata dalla guerra e proseguito con la speranza di poter ricostruire la propria vita attraverso lo studio e l’impegno per un futuro sostenibile.

Laureata con lode in Amministrazione aziendale all’Al Quds Open University, grazie al bando Iupals, Aesha si è iscritta al corso di laurea magistrale in Small Business Management in International Markets del Dipartimento di Economia e Management di Unife.

Nella lettera di presentazione inviata in risposta al bando, la studentessa ha sottolineato la propria decisa convinzione nella centralità e nell’urgenza di promuovere pratiche di business sostenibili, avendo vissuto in prima persona gli effetti della loro mancata applicazione: “Provenendo da una regione segnata dall’insicurezza energetica e dal degrado ambientale, credo che lo sviluppo sostenibile possa concretamente trasformare le comunità, essere volano di empowerment femminile, più in generale, alimentare la resilienza anche nei contesti più fragili”.

“In un momento in cui ogni aspetto della mia quotidianità è saltata, questa borsa di studio rappresenta una irripetibile opportunità sia di incontro con l’eccellenza accademica che con la cultura e i miei colleghi italiani – si conclude il testo -. Spero di avere la possibilità di dimostrare come le difficoltà possano diventare fonte di forza”.

Durante l’incontro di accoglienza, la rettrice Laura Ramaciotti ha espresso la vicinanza e l’orgoglio dell’Ateneo per questo importante momento: “Accogliere chi ha dovuto lasciare tutto per poter continuare a studiare è un gesto di speranza e di pace. Le università sono per definizione luoghi di sapere condiviso: qui il sapere crea ponti, non barriere”.

Grazie al progetto Iupals, Aesha potrà contare su una borsa di studio annuale di 7.500 euro, una quota di servizio ristorativo, copertura sanitaria e alloggio gratuito, oltre all’esonero dalle tasse universitarie.

Nelle prossime settimane, Unife accoglierà anche una seconda studentessa palestinese, iscritta alla laurea magistrale in Physics presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra.

Con la loro presenza, l’Ateneo estense rinnova il proprio impegno per il diritto allo studio, la cooperazione internazionale e la costruzione di una cultura di pace, convinto che ogni percorso di conoscenza possa diventare un seme di rinascita.

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