Bondeno. La giunta di Bondeno ha autorizzato la revisione impiantistica delle centrali a biomasse e uno schema di accordo per quanto riguarda il rapporto tra il territorio e la società agricola gestrice degli impianti di via per Zerbinate.
Impianti, fino ad oggi, a biogas, che presto saranno riconvertiti a biometano, prima di entrare in funzione entro il giugno del 2026. Il solco nel quale hanno proceduto, fanno sapere, è quello tracciato dalla legge nazionale che regola la materia. La bozza di accordo appena approvata è invece stata redatta all’interno del tavolo istituzionale, la Conferenza dei servizi.
“Un lavoro – spiegano – che è stato propedeutico a quello che, in gergo tecnico, viene definito ‘Revamping’ impiantistico. Ovvero, un aggiornamento e ristrutturazione di parti o dell’intero apparato industriale al fine di migliorarne le performance e allungarne il ciclo di vita produttivo. Il gruppo titolare degli impianti ha, a tal fine, investito per contenere la gestione delle acque, che verranno trattate in un nuovo impianto di depurazione interno all’area, e dei percolati, che avevano procurato in passato disagi di natura odorigena. Il procedimento è stato curato interamente da Arpa Emilia-Romagna, che ha convocato la Conferenza dei servizi e gestito la parte autorizzativa”.
Il Comune di Bondeno, al pari dell’azienda sanitaria e dei vari gestori dei sottoservizi, ha posto nelle sedi istituzionali le proprie osservazioni, le quali hanno portato all’autorizzazione del nuovo impianto e conseguentemente alla definizione dell’accordo alla base della bozza approvata nel corso dell’ultima riunione di Giunta.
Nell’accordo sono inserite anche le misure di compensazione ambientale previste per legge. Tra le questioni accolte dall’azienda e segnalate dagli uffici tecnici comunali vi è quella dell’impermeabilizzazione della vasca di accumulo, assieme alla questione dei biofiltri sopra le centrifughe. Con la copertura di alcune trincee per gli stoccaggi.
“Al termine dei lavori della Conferenza dei servizi – spiega il Comune di Bondeno -, è stato chiamato ad inviare il proprio parere comprendente il permesso di costruire, il parere urbanistico e sanitario in merito alle emissioni in atmosfera: perché verrà completamente dismesso il cogeneratore responsabile di alcune emissioni. Peraltro, a differenza di un impianto a biogas, che è necessitante per sua natura di un trasformatore e un cogeneratore, il nuovo impianto a biometano avrà una natura completamente diversa immettendo il biometano direttamente in rete, senza le emissioni in atmosfera dei cogeneratori prima presenti. Una volta concluso l’iter della bozza di accordo tra le parti, la società avrà tempo fino al mese di giugno 2026 per completare i lavori previsti e mettere in esercizio un impianto completamente rinnovato”.
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