Prudenza sì, ma anche tempestività. È questo il messaggio chiaro lanciato da Federconsumatori Ferrara durante la conferenza dedicata al diritto al rimborso degli ex azionisti Carife, a dieci anni dal default dell’istituto. Mancano infatti meno di cinquanta giorni – fino al 22 novembre 2025 – per interrompere la prescrizione e garantire altri dieci anni di tempo per far valere i propri diritti risarcitori.
L’associazione invita quindi tutti i risparmiatori a spedire una lettera di interruzione dei termini, via Pec o raccomandata indirizzata a Bper Banca, oggi subentrata all’ex Cassa di Risparmio di Ferrara: “Una semplice lettera per guadagnare dieci anni di tempo”, spiega il presidente Roberto Zapparoli.
“Il nostro consiglio – continua Zapparoli – è di muoversi subito. È un’operazione semplice, ma decisiva: basta una lettera per interrompere i termini e ottenere altri dieci anni per poter esercitare il diritto al risarcimento. Non farlo ora significa perdere per sempre questa possibilità“. Federconsumatori, che segue la vicenda Carife dal 2012 quando nell’aria c’erano i primi segnali di default, ha incontrato in questi anni migliaia di risparmiatori, molti dei quali rimasti esclusi dai precedenti rimborsi. Dopo le prime compensazioni (circa il 30% del valore iniziale, seguite dal 10% ottenuto tramite il Fir), resta ancora un 60% non recuperato.
Alla conferenza sono intervenuti anche gli avvocati Andrea Ori, Massimo Buja ed Ermanno Rossi, consulenti legali dell’associazione. Tutti hanno invitato caldamente a mantenere un atteggiamento prudente riguardo alle azioni legali contro Bper, poiché la giurisprudenza resta altalenante. “La Cassazione nel 2023 ha aperto spiragli importanti – ricorda l’avvocato Ori – stabilendo che le banche subentrate a quelle risolte possono essere chiamate a rispondere delle violazioni commesse dalle vecchie banche. Tuttavia, ci sono anche sentenze di segno contrario. Per questo motivo, prima di intraprendere cause costose e incerte, è meglio conservare il diritto con una semplice lettera“.
L’avvocato Buja ha sottolineato che la lettera non comporta spese né rischi per i risparmiatori. “È un paracadute legale – aggiunge Rossi – che permette di restare dentro i termini, in attesa che la situazione giurisprudenziale si chiarisca. Se non si agisce ora, dopo il 22 novembre non sarà più possibile farlo“.
“Abbiamo scelto di non spingere verso le cause – interviene Zapparoli – perché sappiamo quanto possano essere onerose e rischiose. Il nostro obiettivo è offrire strumenti concreti per tutelare i cittadini, anche per vie stragiudiziali”. Federconsumatori riceve su appuntamento presso le proprie sedi e fornisce assistenza nella redazione e nell’invio delle lettere di interruzione dei termini. I contatti dell’associazione sono 0532 765420 oppure via mail al fe.info@federconsumatori.emr.it .
In sintesi, chi ha investito in azioni Carife e non ha ancora ottenuto il pieno rimborso o chi non l’avesse mai ricevuto affatto ha tempo fino alle 22 novembre 2025 per inviare una lettere di interruzione della prescrizione a Bper. Un gesto semplice, che può valere dieci anni in più di tutela, in attesa che la giurisprudenza faccia il suo corso.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com