Attualità
6 Ottobre 2025
Chiara Nielsen vicedirettrice del settimanale e direttrice del festival: “È stata un'edizione in cui l'attualità ci è corsa incontro, la sfida è stata essere al passo con il presente”

Internazionale a Ferrara chiude con 79mila presenze

(Foto di Alessandro Abbasciano)
di Redazione | 6 min

Leggi anche

Maltempo, coste erose e acqua alta

La Regione Emilia Romagna aveva lanciato un'allerta meteo arancione per vento forte e mare mosso sulla costa e così è stato. Le raffiche di vento hanno anche superato le previsioni raggiungendo picchi che hanno toccato i 100km/h e l'acqua ha raggiunto molti stabilimenti balneari lungo tutta la costa ferrarese

Serena Dandini: “Anche io voglio essere cretina”

"Negli anni '70 i diritti li abbiamo conquistati, ma oggi possono sparire in un attimo". Serena Dandini non usa giri di parole al Festival di Internazionale a Ferrara, dove ha presentato il suo nuovo romanzo "C'era la luna", in dialogo con Daniele Cassandro

Si conclude con 79.000 presenze e con l’appuntamento all’anno prossimo, la XIX edizione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale che porta in Italia il meglio della stampa straniera e il Comune di Ferrara.

Tenere il passo con il presente. “È stata un’edizione in cui l’attualità ci è corsa incontro – ha detto Chiara Nielsen vicedirettrice del settimanale e direttrice del festival – ci siamo ritrovati coinvolti nella mobilitazione per Gaza, poi lo sciopero e la notizia che Hamas ha accettato di liberare gli ostaggi, ma il programma parlava del mondo intorno a noi ed era pronto ad accogliere le notizie: la sfida è stata essere al passo con il presente”.

La speranza. Filo conduttore di questa edizione è stata la speranza che cresce e si radica anche in un mondo attraversato da guerre, disastri climatici e violazioni dei diritti umani: perfino quando sembra che non ci sia più spazio per l’ottimismo le persone si uniscono, le comunità resistono e nascono movimenti capaci di raccogliere il cambiamento. E proprio sul significato di questa parola si sono interrogati gli ospiti di Internazionale a Ferrara. “La mia speranza è davvero immediata – ha detto Amira Hass, giornalista israeliana che vive a Ramallah, in Cisgiordania, e scrive per il quotidiano Haaretz – vorrei che tutti gli sforzi e l’ondata di indignazione per quello che sta accadendo oggi a Gaza facciano cessare il genocidio la prossima settimana”. E Meron Rapoport, giornalista di Tel Aviv, editorialista di +972 Magazine, organo di informazione indipendente israelo-palestinese, ha commentato: “La speranza per me, come israeliano, in questi tempi è non perdere l’umanità e durante questa guerra di sterminio non perdere sé stessi, capire che siamo due popoli su questa terra e che si dovrebbe vivere insieme. Non c’è un altro modo”. E per lo scrittore palestinese Atef Abu Saif, nato nel campo profughi di Jabalia, nella Striscia di Gaza, ed ex Ministro della Cultura dell’Autorità nazionale palestinese: “La speranza è come l’acqua che dai all’albero della vita: se non lo nutri con la speranza si secca. Devi sempre pensare al domani, se smetti di farlo, rischi di perdere il sonno e la voglia di svegliarti. Io penso sempre al domani, per poter avere un piano anche in una vita molto anormale come quella di chi vive a Gaza”.

Gaza al centro del festival. Un teatro gremito ha accolto Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato e autrice del libro Quando il mondo dorme (Rizzoli 2025). “Questo libro – ha detto Albanese intervistata dalla giornalista di Internazionale Francesca Gnetti – è stato salvifico, come un diario. È stato catartico e ogni cosa è stata curata nei singoli dettagli. Nasce, fondamentalmente, per i giovani: avevo voglia di spiegare loro che si muovono in un deserto, la Palestina per come l’ho conosciuta io. E spero che faccia capire la gravità del momento, ma anche la bellezza che si rischia di perdere”. Fila davanti al Teatro Comunale e tutto esaurito per l’incontro fra Amira Hass e la scrittrice libanese Dominique Eddé, due donne unite da una grande amicizia e da un dialogo politico costante ma separate dalla geografia. “Un’amicizia pericolosa – ha spiegato Jacopo Zanchini vicedirettore di Internazionale che ha moderato l’incontro – in Libano c’è una legge che impedisce ai cittadini di fare incontri pubblici con cittadini israeliani altrimenti si rischia un’accusa di “Intelligenza con il nemico”.

Oltre 190 ospiti da 25 Paesi nel mondo. Ma tanti sono stati gli incontri che hanno aperto spazi di confronto fra voci indipendenti del panorama dell’informazione mondiale. Oltre 190 ospiti provenienti da 25 Paesi si sono incontrati e confrontati sui grandi temi dell’attualità. Dall’inferno a cielo aperto di Haiti, ostaggio delle bande criminali che controllano quasi tutto il territorio, dove dilaga la violenza, cresce la fame e la situazione sanitaria e scolastica è allo stremo, al Brasile dei Quilombola, comunità emarginata per barriere linguistiche, disparità socioeconomiche e mancanza di rappresentanza; dall’Argentina, fra dittatura militare e lotta armata, raccontata da Leila Guerriero, al Messico del Premio Pulitzer Cristina Rivera Garza. Dall’Iran con lo scrittore Mohammad Tolouei al conflitto in Ucraina, con una riflessione sulle ragioni profonde della resistenza del filosofo Volodymyr Yermolenko e un approfondimento sulla situazione politica russa con le voci dei giornalisti Andrei Soldatov e Irina Borogan, co-fondatori del sito Agentura.Ru, che monitora le attività dei servizi segreti russi. Il viaggio di Internazionale a Ferrara 2025 è continuato nella Cina di oggi con la giornalista Tania Branigan. Molte le giornaliste, le scrittrici e le intellettuali ospiti di Internazionale a Ferrara, da ogni angolo del mondo, e molti i temi del femminismo trattati durante gli incontri del festival, da diverse prospettive. Ma anche cultura della comicità: Serena Dandini e Edoardo Ferrario hanno guidato il pubblico in una full immersion nel mondo della comicità italiana. Tanti gli incontri dedicati al tema ambientale, fra gli altri, quello con lo storico Sunil Amrith, autore del libro La Terra brucia (in libreria dal 3 ottobre, edito da Laterza), sull’interconnessione tra ambiente e impero, genocidio ed ecocidio. Di trans-femminismo hanno dialogato Porpora Marcasciano, scrittrice, da 40 anni attivista Lgbtq+ e Lucy Sante, autrice di Io sono lei, il racconto della sua vita e della sua transizione da Luc a Lucy, in libreria per NNE. Dedicati ai temi del femminismo gli incontri organizzati da Ingenere.it, che hanno visto sul palco tra le altre, Barbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere e Anna Louie Sussman, giornalista statunitense che scrive di genere, economia, salute e riproduzione. Ha chiuso il festival il dialogo tra la giornalista, scrittrice, fondatrice del Manifesto, ex parlamentare ed eurodeputata Luciana Castellina e la giornalista, regista e attivista politica canadese-statunitense Astra Taylor sui nuovi autoritarismi, l’espansione delle destre globali e sulla necessità di organizzare nuove forme di resistenza collettiva.

“Fuoriclasse”, il nuovo ciclo di incontri per ragazze e ragazzi. Novità di quest’anno il programma Fuoriclasse, realizzato in partnership con Fastweb + Vodafone, che si rivolge a un target nuovo. Per la prima volta a Internazionale a Ferrara eventi dedicati a lettori e lettrici non più bambini e non ancora adulti, ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni. Si è parlato di relazioni, intelligenze artificiali, ambiente e attualità. Tutto esaurito anche per il programma per bambine e bambini a cura della redazione di Internazionale Kids. Tutti gli incontri si sono tenuti nella biblioteca Casa Niccolini, un luogo speciale che da sei anni è uno dei più amati dal pubblico del festival di Internazionale a Ferrara.

Le rassegne. Grande successo di pubblico anche per i workshop e le rassegna di documentari Mondovisioni, a cura di CineAgenzia in collaborazione con Internazionale e Mondoascolti, la rassegna di audiodocumentari a cura di Jonathan Zenti.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com