La giornata di sciopero di oggi ha visto una grande partecipazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, dell’università, dell’Afam, della ricerca e della formazione professionale e delle scuole private insieme agli studenti e alle studentesse che hanno dato prova di un’alta sensibilità e condanna per quanto sta avvenendo in Palestina. Dai settori della conoscenza è arrivata una risposta forte, democratica, determinata e diffusa, che ha dato un contributo significativo alla riuscita della mobilitazione.
La cosiddetta “flotta di terra”, centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, ha riempito le piazze della nostra Regione per esprimere indignazione e protesta contro l’aggressione subita dalle barche della Global Sumud Flotilla, che trasportavano anche cittadine e cittadini italiani. Un’azione inaccettabile che rappresenta un colpo diretto all’ordine costituzionale e internazionale che ha impedito il compimento di un’operazione di natura umanitaria, solidale verso la popolazione palestinese, sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio.
Quello che è accaduto alla Global Sumud Flotilla è un attentato alla sicurezza e all’incolumità di lavoratrici e lavoratori, di volontarie e volontari imbarcati. Non si tratta soltanto di un crimine contro persone inermi: è grave e intollerabile che il governo italiano abbia scelto di abbandonare in acque internazionali lavoratrici e lavoratori italiani, violando i principi fondamentali della nostra Costituzione.
Centinaia le scuole chiuse, così come le università e gli enti di ricerca. Molti sono i segnali di partecipazione allo sciopero nelle scuole private e negli enti della formazione professionale. La risposta delle lavoratrici e dei lavoratori è stata chiara e compatta, nonostante i ripetuti tentativi di delegittimazione da parte della presidente del Consiglio e dal suo vice che minaccia sanzioni e restrizioni della legge 146 per impedire il diritto di sciopero.
La Flc Cgil Emilia Romagna ribadisce con forza che la mobilitazione non si ferma: oggi le piazze hanno parlato e hanno reso evidente che la difesa della democrazia, dei diritti, della pace e della dignità del lavoro è una battaglia che riguarda tutte e tutti. Per noi un impegno quotidiano in difesa e per l’attuazione dei principi fondamentali della Costituzione.
Segreteria FLC CGIL Emilia Romagna
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